La querelle fra Le Iene e il settimanale di gossip Nuovo, diretto dal rampante Riccardo Signoretti, si fa sempre più accanita. Come molti sanno, il calcio d’inizio l’ha dato Filippo Roma con un servizio dedicato ad alcune interviste apparse sulla suddetta rivista ma smentite dai diretti interessati: Antonella Clerici, Luca Argentero, Gigi D’Alessio, Elenoire Casalegno e altri. Il direttore si è rifiutato di mostrare le registrazioni, anche se ripete che ci sono. Eccome se ci sono. Sarà. Intanto ha scritto un rovente editoriale dal titolo: “Le Iene attaccano Nuovo con una serie di bugie. E noi li portiamo in Tribunale“, in cui si preannuncia anche la richiesta di un ingente risarcimento danni al noto programma targato Italia Uno. E poi fiumi di inchiostro in cui Signoretti manifesta tutta la sua indignazione. A questo punto, Filippo Roma ha deciso di tagliare la testa al toro e sottoporre il caso alla massima autorità del settore: il presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti Enzo Iacopino.
“E’ un comportamento censurabile, questo – è stato il commento di Iacopino a proposito di Signoretti – Trovo piuttosto squallido il tentativo di scaricare sui collaboratori la responsabilità. Perché non si tratta di un caso singolo, che può capitare. Mi pare che ci sia un metodo. Se non ci sono queste cassette, mi pare evidente che si tratta di fantasia“. L’Ordine prenderà provvedimenti nei confronti del giornale? Deve farlo. “E mi auguro – ha continuato Iacopino – che, nel caso fosse verificato che si tratta di pura invenzione, che siano molto severi“. Quanto all’operato delle Iene, il Presidente non ha nulla da dire: “Avete fatto il vostro dovere“.
Adesso si attendono le necessarie verifiche del caso, dunque. Signoretti, nell’editoriale, ha scritto che le registrazioni delle interviste sono state raccolte e verranno mostrate all’autorità giudiziaria. Ma, come si chiede lo stesso Filippo Roma, perché non diffonderle online in modo da dimostrare a tutti la loro buonafede?
