Povera Michelle Obama: stavolta gli hacker se la sono presa con lei. E hanno messo online, sul sito Expose.su, il suo social security number (l’equivalente del nostro codice fiscale), i dati delle sue carte di credito, alcuni numeri di telefono e altre informazioni personali. Pare che i responsabili siano russi e che sia stato un modo per attaccare il Presidente degli Stati Uniti; a stretto giro, infatti, è apparso in Rete un messaggio che suonava come una sorta di scusa: “Dai la colpa a tuo marito. Noi ti amiamo ancora Michelle“.
Insieme a Michelle, i pirati informatici avrebbero violato la privacy anche del vice-presidente Usa Joe Biden, dell’ex segretario di Stato Hillary Clinton, del direttore dell’Fbi Robert Muller, del segretario alla giustizia Eric Holder, del capo della polizia di Los Angeles Charlie Beck. E poi di personaggi celebri come Kim Kardashian, Mel Gibson, Ashton Kutcher, Jay Z, Beyoncé, Britney Spears, Donald Trump.
La vicenda è così eclatante che in molti hanno pensato si trattasse di una bufala; il Corriere della Sera ha provato a chiamare i vari numeri e “rispondono – fa sapere – generiche segreterie telefoniche nella migliore delle ipotesi, quando le utenze non sono disconnesse“. Ma l’Fbi non ha la stessa tendenza a sdrammatizzare e anzi ha aperto un’indagine sul caso: numeri di telefono a parte, i dati pubblicati sarebbero veri, anzi verissimi. Ma possibile che neanche la consorte del Presidente Usa sia protetta a dovere?
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