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Diletta Pagliano: “Non sono ancora pronta per una relazione”

Diletta Pagliano è una ragazza affascinante. Il suo fascino non deriva solo dall’aspetto fisico, dal viso dolce, dalla cascata di capelli lisci e scuri, dal sorriso perfetto. E’ prima di tutto una questione mentale. Diletta affascina per il modo di parlare, per quella maturità così rara da trovare fra i suoi coetanei. Per la sua serietà. E’ una persona pulita, pulita dentro. E si vede anche fuori. Per certi versi vien da chiedersi perché abbia partecipato a Uomini e Donne nelle vesti di corteggiatrice: sembra così lontana da quel contesto, da quelle luci. Da quel rumore. Eppure, se non fosse andata lì, non avrebbe mai conosciuto e amato Leonardo Greco. La loro storia è finita, forse sepolta, tuttavia Diletta non rinnega la sua importanza e – pur guardando avanti – non nutre rimpianti. Adesso è entrato un altro uomo nella sua vita: Giorgio Alfieri. Ma prima ci sono altre cose. Molto, molto più importanti.

Diletta, come stai?
Sto bene, ma è un periodo stressante. Ci sono diverse situazioni ancora da definire.

Parli del tuo lavoro?
Sì. Io lavoro a Lugano, mi occupo di organizzazione di serate ed eventi, ma il mercato è traballante anche lì. Di conseguenza sto cercando una soluzione. Una maggiore stabilità. Questo non può essere il mio futuro.

Vorresti tornare a lavorare in Italia?
L’Italia è sempre l’Italia. Lugano è bellissima, ma non c’è paragone. Anche perché, lavorando lì, sono lontana dai miei affetti. Però credo che ci sia la possibilità concreta di entrare in qualche boutique, a Lugano o dintorni. Infatti mi sto muovendo in questo senso.

Vorresti occuparti delle vendite?
Sì, infatti sto perfezionando il mio Inglese e imparando il Russo. In Svizzera ci sono moltissimi turisti. Conoscere le lingue è determinante. Lavorare di giorno, in un modo più regolare, mi darebbe serenità. Ho già perso tanto tempo, tre anni…

Ti riferisci anche all’esperienza di Uomini e Donne?
… Soprattutto alle cavolate che ho fatto dopo.

Sembra che tu stia rimproverando te stessa…
E’ così, infatti. Ce l’ho un po’ con me stessa. E’ da oltre un anno che sto qua a Lugano, che cerco una sistemazione, che inseguo la stabilità. Mi sono resa conto che il mercato degli eventi non è adatto a me, quindi evidentemente ho fatto dei passi sbagliati. E adesso voglio impormi di cambiare strada. Cercare quella giusta.

Fai la spola Lugano-Italia?
Sì. A Lugano ho amici e amiche; quando un evento finisce troppo tardi, mi appoggio da loro. Altrimenti faccio andata e ritorno in un solo giorno. In fondo non è tanto: la mia famiglia vive a Cinisello, sono 45 minuti di auto.

Se potessi tornare indietro, parteciperesti di nuovo a Uomini e Donne?
Sì. Però dopo, come dicevo, non mi metterei a pensare alle cavolate. Vabbè, in fondo è stata un’esperienza di vita…

Sei stata molto abile ad arginare, su Facebook, i pettegolezzi e l’ondata di commenti successivi alla fine della storia del Leonardo: non è da tutti, anzi.
Beh, devo dire che la prima volta che mi sono allontanata da Leonardo, un po’ sono caduta in quei meccanismi legati a Facebook. Poi ho capito e mi sono tenuta alla larga da certe pagliacciate. Anche se la parte più fragile di me ne ha risentito. Credo sia comprensibile: leggi quelle domande, quelle cose… Inevitabilmente ci resti male. Ma come si dice? Ho voluto la bicicletta, quindi mi sono presa tutte le responsabilità.

Hai chiuso col mondo dello spettacolo?
Te l’ho detto, io desiderio la stabilità… Se continuassi con il mondo dello spettacolo, sarei recidiva e basta! No, non mi interessa davvero.

Che ricordo conservi di Leonardo?
Sono tante emozioni e tanti stati d’animo, anche contrastanti. Per me è stata una storia importante, che mi ha fatto crescere. E’ stato bello e non mi sono mai pentita. Ma adesso sono cambiata, adesso non riuscirei più a stare con una persona come Leonardo. Non è una critica, sia chiaro. Semplicemente, lui non corrisponde a ciò che cerco. Io voglio un uomo che sappia ciò che vuole.

Quest’uomo potrebbe essere Giorgio Alfieri?
Sono stata chiara fin dall’inizio, anche con lui: non sono pronta a buttarmi a capofitto in una nuova storia. Per fare una cosa del genere occorre star bene con se stessi, e io devo ancora sistemare cose molto importanti. Per due anni ho pensato a Leonardo, al nostro rapporto, relegando le mie esigenze in secondo piano. Adesso devo mettere a posto i pezzi del mio puzzle: soltanto dopo potrò credere in una relazione, che sarà un valore aggiunto.

Non temi che Giorgio possa “scoraggiarsi”, nel frattempo?
Anche lui sta attraversando un periodo particolare, pieno di impegni e cose da sistemare. Quando riusciamo, ci vediamo e stiamo bene insieme. Ma viviamo lontani, e questo è un ostacolo in più. Ammetto anche di non essere una ragazza semplice, ho i miei problemi… I miei pensieri. E non voglio più fare discussioni per cose futili.

Resta spazio per un uomo, allora?
Lo spazio c’è per chi vuole starmi davvero vicino, chi mi consiglia, chi è presente in modo concreto. Chi mi dà ciò di cui ho bisogno.

Diletta, parli da persona ferita…
O mamma! Ok, è la verità. Non mi nascondo. Non voglio star male di nuovo. Se c’è questo rischio preferisco frenarmi. Con chiunque. Adesso è così, magari poi passerà. Ma sono trascorsi cinque-sei mesi… Troppo poco tempo, almeno per me. Me ne serve altro. Poi riuscirò a trovare tutte le sfumature e a stare più tranquilla.

La tua pagina Facebook è molto seguita: che sensazione provi?
Sono tutti carinissimi, continuano a seguirmi nonostante sia trascorso tanto tempo… E’ una bella sensazione. Non mi conoscono di persona ma sanno capirmi. E’ come se fosse riuscita a far trasparire la mia vera natura. Ne sono felice.

Mi racconti il momento più bello che hai trascorso nell’ultimo mese?
Non c’è un momento particolarmente bello… O meglio: sono stati belli tutti quei momenti che ho trascorso con gli amici e la mia famiglia.

Foto by Facebook

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