Martina Marinucci, messaggi su Twitter a Max Pezzali: lui non risponde
Da quando Martina Marinucci ha deciso di rendere pubblico su Twitter che Max Pezzali l’ha tradita per anni con un’altra ragazza, sul social si è scatenato il putiferio. E pensare che il loro sembrava davvero un divorzio pacifico, visti i messaggi affettuosi che hanno pubblicato in Rete al momento della separazione. Tredici anni insieme e un figlio – Hilo – però non sono riusciti a tenerli uniti. Secondo Martina è tutta colpa di Debora, una delle migliori amiche del cantante che piano piano sembra essere diventata qualcosa di più per lui: “Questa chi è? È la donna che frequenta mio marito da tre anni. Alle mie spalle… Vero, è la sua vita. Questo è quanto“, ha cinguettato. Ma non è finita qui. Nel passare dei giorni ha continuato a mandare messaggi al suo – quasi – ex maritino (la separazione è ancora in corso) sempre attraverso il web.
“La vendetta è un piatto che va servito freddo“, “L’immagine? Te la sei sporcata da solo fratello. Ora raccogli ciò che hai seminato”, “Credo possa bastare… Per ora voglio solo una vita normale con i miei figli e un uomo onesto. Questo è quanto”: questi sono solo alcuni dei tweet della Marinucci. Senza contare quelli di alcuni fan dell’ex leader degli 883 che sono rimasti molto delusi da questo atteggiamento ed ora sostengono Martina: “Massima stima….. Che delusione…. Ho ascoltato le sue canzoni fin da bambina credendolo un mito… Che tristezza”, “Tanta stima per questa donna con le palle cubiche. @MaxPezzali che poraccio.. Vado a gettare i cd nel cesso. Delusione”. Pezzali invece si è nascosto dietro un silenzio stampa. Al momento non ha ancora risposto – almeno in pubblico – alla moglie.
Le accuse di Martina sono davvero forti: ha dichiarato che Max l’ha tradita nel 2008 mentre era incinta e che la relazione con Debora va avanti da diverso tempo, tanto che la ragazza in questione avrebbe chiamato tre anni fa la Marinucci per dirle tutta la verità. Dimenticare un tradimento non è certamente facile, quindi il suo sfogo è comprensibile. Non resta che aspettare la versione di Pezzali. O magari quella di Debora.
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