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Greta Menchi presa di mira sul web: “Non soffre per la morte del padre”

Greta Menchi ha soltanto vent’anni e già tante cose le sono successe. Cose belle, innanzi tutto. Sì, perché nel 2013 ha iniziato a pubblicare su Facebook brevi video che in poco tempo hanno catturato l’attenzione generale. Poi ha aperto un canale su Youtube per raccontare le sue giornate, le sue passioni, la sua quotidianità. E, per il modo in cui lo fa, per la sua ironia e vivacità ha ottenuto un successo di nota: attualmente conta quasi 250mila iscritti e milioni di visualizzazioni. E’ una fra le vlogger più amate e seguite. Però le sono successe anche cose brutte. Una in particolare. Lo scorso 16 maggio Greta ha perso il padre, Mauretto. L’ha annunciato con un lungo e dolente messaggio, lasciando intendere che una brutta malattia ha avuto la meglio. Mauretto, che tifava per lei alle gare di nuoto, che gridava fino a perdere la voce, che ha scelto il suo nome e le comprava le caramelle quando lei usciva da scuola. “I piccoli dettagli – ha scritto Greta – sono quelli che più ho nel cuore, perché tutte quelle piccole cose erano te. Sei il mio papà ed ho così tanti ricordi in mente che non riesco ad accettare che non ci sei più. Ieri sera papà hai smesso di soffrire. Non posso spiegare a parole cosa sto vivendo, è surreale, nonna diceva sempre che a tutto c’è rimedio, tranne che alla morte, ma sapete cosa? Io sono forte, lo sarò per la mia mamma, che è la più grande guerriera che esista, lo sarò per me“. Ecco, sta mantenendo la parola. Perché “la forza che non ho la troverò per te che amavi la vita, so che sei sempre stato orgoglioso di me, e da lassù vedrai che non ti deluderò, mai“.

Continua a sorridere, Greta. A girare video. E spargere colore nell’aria. Le sembra questo il modo migliorare per affrontare una perdita difficile da raccontare. Però gli invidiosi, le persone cattive non mancano mai. E allora ecco che l’hanno presa di mira, accusandola di non soffrire abbastanza. Di fregarsene, addirittura. Ovviamente i suoi estimatori la stanno difendendo a spada tratta, ma non basta. Quelle parole vomitate su di lei fanno male. Perché sembra frutto del male del mondo. Ma da quando la sofferenza si misura con la quantità di lacrime versate, con le lamentele, con gli attacchi di vittimismo? Ci uniamo al coro opposto: coraggio Greta. Continua a sorridere, sì. Ancora e ancora.

Foto by Facebook

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