Gianluca Vacchi dopo un’estate di #gvstyle si dà al giornalismo. L’imprenditore diventa editorialista per Libero. Ecco cosa scrive nel suo primo editoriale…
Gianluca Vacchi il ritorno. Un ritorno in grande stile, l’imprenditore dell’estate 2016 si dà al giornalismo. In particolare Vacchi scriverà per Libero Quotidiano, come editorialista. Vacchi si occuperà di notizie anche di calibro internazionale. Il suo primo editoriale è dedicato infatti a uno dei personaggi più discussi dell’ultimo periodo: Donald J. Trump. Neanche a farlo apposta verrebbe da dire. Insomma il Re del gossip stupisce ancora, mostrando un lato di sè ancora inedito. Vacchi propone infatti quella che potrebbe essere definita un’analisi delle conseguenze della vittoria di Trump e della situazione europea al momento.
“Nell’ epoca in cui tutto appare incerto e allo stesso tempo possibile – esordisce così il neo editoralista -, c’ è almeno un fatto su cui possiamo contare dopo Brexit e dopo l’ elezione di Trump alla Presidenza degli U.S.A: i sondaggi hanno finalmente acquisito una credibilità totale (…) accadrà esattamente l’opposto di quanto oggetto della previsione“. Poi Gianluca Vacchi incalza: “Un nuovo spettro si aggira per il mondo e non più, come il suo illustre predecessore, per la sola Europa. (…) Tale è lo sconcerto suscitato dalla sua apparizione da autorizzare ogni esorcismo volto innanzitutto a neutralizzarlo, riconducendolo nell’ alveo dei fenomeni, per così dire, naturali: populismo è, allora, il suo nome; Donald J. Trump il suo profeta, come ci viene detto con eguale sicumera dai detrattori e dai sostenitori del neoeletto presidente degli Stati Uniti”.
Insomma secondo Vacchi: “Il trionfo di Trump è innanzitutto, questo possiamo dirlo, la vittoria di uno stile comunicativo (…) La nonnina cattiva – Uno stile comunicativo che The Donald ha mostrato di padroneggiare totalmente e di saper costantemente valorizzare”. Ed ecco in ultimo i buoni consigli su cosa fare in europa e in Italia: “Se vogliamo cercare di trarre qualche indicazione utile anche per noi (…) dovremmo innanzitutto evitare di abusare del termine populismo (…) Se ri-cominciassimo, invece, a parlare di politica non solo in termini di interessi, ma anche di identità? Trump non ha parlato solo di interessi, ma anche di identità: io sono americano e parlo agli americani!”. D’ora in poi ogni apassionato potrà scrivere a Vacchi e lui nel suo editoriale fornirà tutte le risposte. Che dire? #Enjoy
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