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Tiziano Ferro: “Ho avuto storie con alcune donne, ma sono gay”

Tiziano Ferro in un’ intervista al settimanale Grazie racconta il periodo vissuto in Messico, quando tentò di innamorarsi di una donna: “Ho vissuto un paio di frequentazioni, ma ho le idee chiarissime: sono gay”.

Tiziano Ferro si è raccontato in un’intervista a Grazia. Al settimanale il celebre artista ha parlato di sé e della sua vita privata. Tiziano in attesa del tour estivo che comincerà l’11 giugno. Il cantante ha confessato al momento di essere single ma di volere mettere su famiglia. Inoltre ha parlato di quando a 25 anni aveva pensato di mollare tutto perché stava attraversando un profondo disagio con se stesso. In quel periodo il cantante viveva una vita non sua e questo lo rendeva molto infelice, nonostante il successo nel mondo della musica. Decise di andare a vivere in Messico, dove ha vissuto per tre anni, e lì ha avuto persino delle frequentazioni con donne.

Ferro non è però incerto riguardo il suo orientamento sessuale. L’Artista è consapevole di essere sempre stato gay anche se è riuscito ad accettarsi in ritardo. La sua ultima storia d’amore è stata qualche anno fa ed è durata ben 4 anni, ha confessato: “È stata la mia prima relazione, più o meno l’unica. Il trasporto era psicologico, fisico, spirituale. Non si può descrivere, né controllare, era al limite dell’ossessione. Ricordo che siamo andati subito a convivere. Forse oggi non lo rifarei”, Il cantautore ha dichiarato: “Sono gay! La verità è che credevo fosse la strada giusta, sono arrivato tardi a capire di essere gay proprio perché amo profondamente le donne“. Attualmente Tiziano è single ma vuole innamorarsi e costruire una famiglia: “Se non arriva non mi accanisco. Non sono un seriale nei rapporti, non colleziono storielle”.

Il cantante ha rivelato di non stimare chi ancora oggi si nasconde, quelli che non hanno il coraggio di affrontare famiglia, amici ed eventuali partner nel timore che il castello di carte costruito per celarvisi dietro frani, trascinando con sé anche tutto ciò che c’è stato di buono: “Non punto il dito, so che non è facile, soprattutto in alcuni contesti sociali. Ma come individuo esiste una versione sola di me. A 28 anni sono andato in analisi perché non riuscivo più a vivere. In un paio d’anni ho capito di essere omosessuale e poi, all’apice della carriera, ho deciso di raccontarlo a tutti. Che cosa posso pensare di chi fa esattamente il contrario? Non ne condivido i valori, né la posizione. Non provo stima, mi dispiace”

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