La bellissima Ashley Graham racconta per la prima volta di un episodio traumatico della sua adolescenza: fu molestata su un set fotografico a soli 17 anni.
Ashley Graham, 29 anni, è una delle modelle curvy più famose dell’industria del fashion che in pochissimo tempo è riuscita a conquistare tutti con le sue curve generose e la sua bellezza fuori dagli schemi. L’icona plus size ha in passato intrapreso una vera a propria campagna contro gli stereotipi della moda, aiutando le donne ad accettare il proprio fisico vincendo paure a pregiudizi e promovendo un’immagine sana del corpo femminile. Oggi, invece, sembra volersi rivolgere alle donne vittime di violenza: la modella ha raccontato per la prima volta di un episodio scioccante della sua adolescenza durante un’intervista per il magazine Glamour America. La vedremo, in tutto il suo splendore, nella copertina del numero di luglio.
“C’è stato un incidente sul set di una campagna pubblicitaria, avevo solo 17 anni. Un assistente del fotografo mi ha portata in un ripostiglio; pensavo che dovesse mostrarmi qualcosa. Lui invece mi ha spinta dentro e ha tirato fuori il pene. Mi ha chiesto di toccarlo, ero disgustata, sono andata su tutte le furie. Ma grazie a Dio ero vicina alla porta e sono riuscita a scappare”. A seguito dell’accaduto decise di non denunciare il fotografo perché pensava si trattasse di un episodio isolato: “Ho continuato a lavorare con lui altre volte. Conoscevo la sua fidanzata e ho preferito non raccontare nulla perché pensavo fosse cambiato”.
Probabilmente i motivi della decisione di non denunciare l’accaduto furono gli stessi che la spinsero, sette anni prima, a non segnalare un’altra molestia sessuale, subita all’età di 10 anni. La modella ha raccontato l’episodio nella sua autobiografia “A New Model: What Confidence, Beauty and Power Really Look Like”. Il figlio diciottenne di amici dei suoi genitori la costrinse a toccarlo nelle parti intime ma Aslhey decise di tenere la bocca chiusa: “A quei tempi mi sono sentita in colpa, come se avessi fatto qualcosa per provocarlo”. Oggi, invece, l’affermata top model ha imparato la dura lezione e dichiara di non permettere più a nessuno di esercitare del controllo su di lei. “Non ho più lasciato che mi manipolassero sui set fotografici: nessuno può dirmi cosa fare o come mostrarmi. Amo il mio corpo e mi piace mostrarlo nelle foto ma se mi chiedono di assumere pose volgari che mi mettono a disagio mi rifiuto”. È un appello rivolto a tutte le donne che quotidianamente subiscono mobbing e violenze sul posto di lavoro: il silenzio non è un’arma ma solo una condanna.

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