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Omicidio Yara, la madre di Massimo Bossetti replica alla querela: la giustificazione non è sufficiente

La madre di Massimo Bossetti, Ester Arzuffi, risponde alla querela da parte della famiglia del ginecologo, colpevole, secondo la mamma del condannato per l’omicidio di Yara Gambirasio, di averla inseminata artificialmente a sua insaputa.

Ester Arzuffi, la madre di Massimo Giuseppe Bossetti, il muratore di Mapello condannato all’ergastolo per l’omicidio di Yara Gambirasio, non ci sta alla querela per diffamazione. La signora è accusata dalla famiglia del suo ex ginecologo, deceduto nel 2004, di aver insinuato davanti alle telecamere che il medico dal quale era in cura prima di rimanere incinta dei gemelli, Massimo e Laura Letizia Bossetti, l’avrebbe sottoposta, negli anni ’70, ad una inseminazione artificiale a sua insaputa. La donna ha così giustificato il fatto che i suoi due gemelli non sono figli legittimi del suo defunto marito, Giovanni Bossetti, ma di Giuseppe Guerinoni, autista dell’autobus il cui Dna è riconducibile al padre di Ignoto 1: identità emersa nel corso delle indagini grazie alle tracce biologiche rinvenute sui leggins e sulle mutande della povera tredicenne di Brembate di Sopra.

La signora Arzuffi ha sempre negato qualsiasi tipo di rapporto con Giuseppe Guerinoni, nonostante dalle indagini sia emerso che la donna lo conosceva in quanto l’uomo era l’autista dell’autobus che la portava a lavoro. Proprio per sostenere tale tesi ha dichiarato, ospite di diverse trasmissioni televisive, di essere stata inseminata artificialmente dal suo ex ginecologo a sua insaputa. Appresa la notizia della mossa legale eseguita dalla famiglia del cui medico è stato fatto nome e cognome durante la puntata di Quarto Grado, la donna ha risposto tramite il suo legale di non aver mai svelato l’identità del ginecologo in questione, saltata fuori dalle parole di un suo consulente difensivo il cui mandato è stato poi revocato.

Tale giustificazione al momento sembra non essere stata sufficiente alla vedova e alle figlie del medico che hanno accusato Ester Arzuffi di aver leso la reputazione del defunto con affermazioni gravi. La famiglia dell’uomo ha, inoltre, querelato anche il giornalista Giangavino Sulas per aver diffuso la falsa notizia.

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