Shock a Como: l’autista accosta l’autobus per fare sesso

Un’autista di Como ferma l’autobus per fare sesso con una passeggera, per caso un maresciallo dei carabinieri visto il mezzo fermo si è avvicinato, ma solo dopo pochi istanti si è reso conto di ciò che stava facendo il conducente all’interno del mezzo pubblico…

Sembra un film ma non è così; la vicenda accade su un mezzo pubblico di Como, ove l’autista accosta il mezzo per fare sesso con una passeggera. La Regione ha subito impugnato la decisione davanti al giudice, oltre una multa di 5000 euro per ognuno, l’autista dovrà rispondere anche a livello penale dato che è stato denunciato per interruzione di pubblico servizio, nonostante l’uomo avesse già terminato il servizio e fosse diretto al deposito.
Avvolti dalla passione l’avventura dei focosi protagonisti non è passata del tutto inosservata, poiché i due sono stati colti in flagranza da un maresciallo dei carabinieri che tornava a casa dopo il lavoro. Insospettito dal mezzo fermo ai lati della carreggiata con le quattro frecce, tra l’altro in un punto particolarmente scomodo per il regolare scorrimento del traffico, il militare si è infatti avvicinato al bus pensandolo in panne.

Il maresciallo ha subito chiesto l’intervento dei colleghi, che hanno identificano i due impazienti amanti. Un’avventura poco felice (e dal costo molto elevato) che vedrà prossimamente l’autista in tribunale. Molti e altri fatti simili accadono non solo al nord Italia, ma su tutta la penisola, a Roma ad esempio lo scorso mese sono stati avvistati dalle telecamere due giovani che stavano facendo sesso su Via Dei Fori Imperiali a due passi dal Colosseo, meta molto ambita dai turisti.

Anche al Sud Italia la situazione non è molto diversa; la scorsa settimana una coppia è stata filmata con un cellulare mentre faceva sesso in mare alla riva delle coste siciliane, davanti ai bagnanti e soprattutto i bambini. Purtroppo non è la prima volta che si sente parlare di questi fatti, spesso tali episodi accadono per un mancata sanzione data da un minor controllo delle forze dell’ordine durante il periodo estivo.