Continuano le indagini sulla misteriosa morte di Renata Rapposelli, la pittrice di 64 anni, originaria di Chieti, scomparsa il 9 ottobre scorso. Secondo la criminologa Roberta Bruzzone la donna è stata buttata nella scarpata ancora viva.
Non si fermano le indagini riguardanti la misteriosa morte della pittrice originaria di Chieti, Renata Rapposelli. La procura di Ancona ha disposto diversi accertamenti sul corpo privo di vita della 64enne, scomparsa il 9 ottobre del 2017 da Giulianova, il cui cadavere è stato rinvenuto il 10 novembre scorso sulle rive del fiume Chienti, in una zona impervia in contrada Abbadia di Fiastra, a Tolentino. Gli unici indagati a piede libero con l’accusa di omicidio in concorso e occultamento di cadavere, al momento, sono il figlio, Simone Santoleri, e l’ex marito Giuseppe.
Le condizioni del cadavere di Renata Rapposelli sono pessime e gli esami per accertare la causa della morte e quando essa è avvenuta, secondo la nota criminologia Roberta Bruzzone, con ogni probabilità, saranno molto complessi. Per la nota esperta non si può escludere la possibilità che la pittrice sia stata gettata nella scarpata nei pressi del fiume Chienti mentre era ancora in vita. A riportare le parole della criminologa è il settimanale Giallo, diretto da Andrea Biavardi. Secondo la Bruzzone non è ancora chiaro se la pittrice sia stata strangolata o avvelenata. La criminologa ritiene che, per ricostruire gli ultimi attimi di vita della donna, possano essere di grande aiuto gli esiti degli accertamenti svolti dai Ris sulle lenzuola e sulle coperte sequestrate a casa del suo ex marito, Giuseppe Santoleri, e di suo figlio Simone. I due sono stati gli ultimi a vedere Renata Rapposelli in vita.
Al momento sul corpo privo di vita della pittrice sono stati effettuati esami tossicologici, il cui esito, secondo Roberta Bruzzone, può rivestire un interesse particolare. La criminologa ritiene di non poter escludere che la donna sia stata prima sedata a sua insaputa, poi uccisa e gettata nel luogo in cui è stata ritrovata. Renata Rapposelli è scomparsa dopo aver fatto visita il figlio e all’ex marito. Ed è proprio con il frutto dell’amore tra lei e Giuseppe Santoleri che la donna aveva un rapporto burrascoso a tal punto da non vedere il figlio da circa 7 anni e mezzo. Proprio Simone Santoleri ha raccontato alle diverse reti televisive il suo rapporto difficile con la madre. Per la criminologa Roberta Bruzzone è ormai chiaro sotto il profilo investigativo che Renata non è mai arrivata a Loreto, luogo dove Giuseppe Santoleri sostiene di averla accompagnata il 9 ottobre scorso, giorno in cui di Renata si sono perse le tracce.
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