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Scatta la decorrenza dei termini: torna in libertà l’attore Domenico Diele, a febbraio nuovamente in aula

Dopo 6 mesi di arresti domiciliari e 12 giorni di carcere per l’accusa di omicidio stradale aggravato dalla morte della 48enne Ilaria Dillilo, avvenuta nella notte tra il il 23 e il 24 giugno scorso, l’attore Domenico Diele è un uomo libero, ecco perché.

È tornato in libertà per decorrenza dei termini Domenico Diele, l’attore 32enne noto al grande pubblico per la partecipazione nelle serie tv 1992, 1993, Don Matteo e per i molteplici film tra cui ACAB. L’artista, nato a Siena ma fortemente legato alla Capitale, è accusato dell’omicidio stradale aggravato dalla morte della 48enne Ilaria Dillilo, avvenuta nella notte tra il 23 e il 24 giugno scorso. Diele, dopo aver trascorso sei mesi agli arresti domiciliari con l’obbligo del braccialetto elettronico e dodici giorni di carcere, è un uomo libero per decorrenza dei termini di custodia cautelare e lo sarà fino a quando il percorso giudiziario non sarà concluso.

Diele viaggiava ad una velocità di circa 159 chilometri orari quando ha travolto lo scooter guidato dalla salernitana, lungo la corsia nord dell’autostrada del Mediterraneo, nei pressi dello svincolo di Montecorvino Pugliano. La donna è sbalzata dal motorino ed, a causa dell’impatto avvenuto con la vettura dell’attore, è morta sul colpo. L’attore dal 6 luglio scorso era agli arresti domiciliari, ma durante i 12 giorni di reclusione nel carcere di Salerno, trascorsi in attesa della disponibilità del congegno elettronico, Diele ricevette anche la visita di un consigliere regionale, il quale oggi, dopo la decorrenza dei termini della custodia cautelare, ha dichiarato: “Devo dedurre che il pentimento mostrato da Diele nel corso dell’incontro che ebbi con lui nel carcere di Fuorni, dove era detenuto, sia stata un’altra prova d’attore magistrale, una messa in scena per ottenere gli arresti domiciliari. Dopodiché, la solita tattica dilatoria degli avvocati ha portato alla sua libertà per decorrenza dei termini. Un regalo ingiusto che rinnova la sofferenza della famiglia di Ilaria e ravviva tutti gli scetticismi sul funzionamento della giustizia in Italia. Alla luce di questo episodio confermo la mia disponibilità a testimoniare sulle parole di Diele da me raccolte nel carcere per ottenere giustizia per Ilaria”.

Nel corso dell’udienza preliminare, svoltasi in fretta e furia il 20 dicembre 2017 presso il Tribunale di Salerno dinanzi al Gup Pietro Indinnimeo, i legali di Diele hanno chiesto la revoca della misura cautelare ai domiciliari. Nella stessa udienza è stata dichiarata inammissibile la costituzione di parte civile per l’associazione “Vittime della strada”. Il percorso giudiziario proseguirà il 5 febbraio 2018, in cui si procederà con la citazione del responsabile civile, ovvero la compagnia assicurativa chiamata a risarcire.

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