Il processo in Appello per Antonio Logli, accusato di aver ucciso la moglie Roberta Ragusa, si avvicina sempre più ma per la fatidica data è prevista l’astensione dalle udienze degli avvocati. Slitterà la prima udienza d’Appello?
Il processo d’Appello nei confronti di Antonio Logli, accusato dell’omicidio della moglie Roberta Ragusa, rischia di slittare. L’udienza era prevista per il 14 marzo prossimo ma, come riporta Pietro Barghigiani de Il Tirreno, potrebbe non essere celebrata per l’adesione degli avvocati all’astensione proclamata dall’Unione Camere Penali. Lo stop è indicato per il 13 e il 14 marzo contro il governo per i tempi della riforma dell’ordinamento penitenziario in quanto rinvia la possibile entrata in vigore dei decreti legislativi a dopo le elezioni, ponendo evidentemente a rischio la effettiva realizzazione di una riforma fondamentale nell’ambito della esecuzione penale che ha creato grandi e giustificate aspettative di adeguamento del sistema ai principi costituzionali.
Gli avvocati di Antonio Logli, Roberto Cavani e Saverio Sergiampietri, non hanno ancora dato la comunicazione ufficiale alla Corte (composta da due giudici togati e sei popolari), presieduta da Maria Cannizzaro, ma hanno solo annunciato l’eventualità nel caso in cui venga confermato lo stop. Qualora non venisse revocata la partecipazione a tale “sciopero” prima della fatidica data il presidente della Corte fisserà una nuova data per l’udienza che dovrebbe concludersi in un solo giorno, con sentenza in rito abbreviato nella stessa giornata. Il rischio è che non vi sia la possibilità di trovare un’altra data entro l’estate.
Come riporta Pietro Barghigiani de Il Tirreno, sarà il sostituto procuratore generale Filippo Di Benedetto a sostenere l’accusa prendendo per primo la parola. Successivamente sarà il turno delle parti civili, dei legali che tutelano le cugine di Roberta Ragusa e infine sarà la volta degli avvocati di Antonio Logli, già condannato in primo grado con rito abbreviato a 20 anni di reclusione con l’accusa di omicidio volontario e distruzione di cadavere.
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