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Alessandro Tersigni: “Il Paradiso delle Signore 3 è una grande sfida” [ESCLUSIVA]

Alessandro Tersigni tornerà su Raiuno il 10 settembre con la versione “daily” de “Il Paradiso delle Signore”, terza stagione, alle 15.30. Un’esperienza che l’attore ha definito una “sfida” perché la mole di lavoro è tanta e le registrazioni delle puntate dureranno nove mesi. Le riprese si svolgono alle porte di Roma, negli studi della Videa, in teatri da 1500 metri quadri ciascuno, con esterni di 1000 mq dove è stato ricostruito l’ingresso del “Paradiso” e un elegante caffè, meta preferita delle nuove “Veneri”. 4 i registi, 2 le troupe che lavorano contemporaneamente nella stessa giornata a cui si aggiunge saltuariamente una terza. Un impianto che produce due blocchi di 5 episodi ciascuno da realizzare in sole 2 settimane di ripresa.

Ha passato tutta l’estate in camicia, giacca e cravatta sotto i riflettori e, fuori, con trentacinque gradi all’ombra Alessandro Tersigni, di nuovo “Vittorio Conti”, personaggio che sin ora gli ha regalato grandi soddisfazioni. Sono stati duri i due mesi scorsi per l’attore romano impegnato quotidianamente nelle riprese de “Il Paradiso delle Signore 3” versione “daily”, in onda dal lunedì al venerdì alle 15.30 su Raiuno.

Ma la gratificazione è tanta: nonostante del vecchio cast siano rimasti lui e Alice Torriani, interprete di Andreina Mandelli, la sfida di andare in onda tutti i giorni è grande e importante.

“Quando il produttore Giannandrea Pecorelli mi ha chiesto di partecipare alla terza stagione del Paradiso delle Signore ho avuto solo un attimo di perplessità per la mole di lavoro quotidiano. 180 puntate da girare in nove mesi non è uno scherzo. Ma è stato un istante, poi lo ho abbracciato e ringraziato perché ho capito che sarebbe stata una grande esperienza”.

Ora sei tu il personaggio più conosciuto, quello deputato a “traghettare” il pubblico dal settimanale al daily.

“In effetti mi è dispiaciuto che Giuseppe Zeno e Giusi Buscemi non ci siano. Con loro durante i mesi di lavorazione è nata un’amicizia talmente bella da portarci a vedere anche fuori dal set. Soprattutto i primi giorni arrivare in studio e non vederli vestiti anni cinquanta in sala trucco o in camerino mi ha dato un po’ di tristezza. Ma, visto che ci vediamo lo stesso, è passata subito. Poi ho iniziato a lavorare con il nuovo cast, che comprende moltissimi attori, e posso dire che con loro sta nascendo una grande famiglia”.

I fan sui social hanno detto che non guarderanno la soap perché sono affezionati al vecchio cast.

Sono sicuro che cambieranno idea. E’ evidente che sono cambiate le cose, anche il target è cambiato ma non mi preoccupo perché la storia è avvincente, ci sono tanti attori nuovi, nuove “Veneri” del “Paradiso”, famiglie intere che si trasferiscono a Milano dal sud, personaggi buoni e cattivi che stanno lavorando con passione e hanno tanta voglia di raccontare questa “favola”.

Ti sarebbe mancato il personaggio di Vittorio Conti?

“Certo, io adoro Vittorio Conti, l’ho adorato dal primo istante. Ci stiamo fondendo sempre di più, lo apprezzo, amo ciò che fa e anche la passione con cui lo fa. Anche per questo ho accettato la terza stagione della serie, mi sarebbe dispiaciuto lasciarlo andare. L’altra ragione per cui ho aderito con entusiasmo al daily è stata anche che, avendo nove mesi di lavoro programmato, ho più tempo da dedicare alla mia famiglia e alle mie passioni”.

Spiegati meglio.

“Anche se un attore lavora bene, le pause tra un progetto e l’altro non sono gradevoli. E poi la stragrande maggioranza delle scene si girano a Roma, casa mia. La sera torno a casa da mia moglie e da mio figlio”.

Come sta il piccolino?

“Bene, ha appena compiuto un anno. La famiglia, e anche i vicini, ci danno una mano e devo dire francamente che diventare padre mi ha arricchito: certo, si dorme poco, e chi ha un figlio sa perfettamente quello che voglio dire. Ma la paternità è una cosa che ti fa sentire più responsabile, più maturo. E che ti regala una gioia immensa. Ti fa sentire più completo come uomo e, di conseguenza, come attore”.

Almeno gli hai organizzato una festa di compleanno?

“Certo, in famiglia, molto intima”

Quando è nato?

“Lo scorso anno a ferragosto, proprio il 15. Mio figlio è un leoncino”

Purtroppo allora non potrà festeggiare con i suoi amichetti una volta che andrà a scuola perché saranno tutti in vacanza!

“Scherziamo? Ho già trovato la soluzione: avrà due feste di compleanno ogni anno, una con la sua famiglia il 15 agosto, una nei primi giorni di scuola con i suoi amichetti. Anche perché io mi dovrò sorbire tutti i compleanni dei compagnetti suoi ed è giusto che i loro genitori si sorbiscano il compleanno del mio”.

Photo credits: Ufficio Stampa Rai, Facebook, Instagram, Ufficio Stampa Alessandro Tersigni

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