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Sfera Ebbasta: Federica Sciarelli lo massacra a Chi l’ha Visto? “Ecco chi è realmente”

Sfera Ebbasta, il trapper che è piombato nella bufera dopo la strage dei Corinaldo, è stato letteralmente massacrato da Federica Sciarelli nel corso della puntata di Chi l’ha Visto? di mercoledì 12 dicembre 2018. La conduttrice ha fatto un approfondimento sulla tragedia, prendendo come esempio le rime e i temi affrontati dal cantate nelle sue canzoni.

“Ovviamente noi pensiamo che non è che l’artista ha colpa di quello che succede, forse non sapeva neanche di tutti questi biglietti che venivano venduti. L’artista può dire quello che gli pare, non c’è nessun tipo di censura per carità, e non è responsabile se qualcuno va con lo spray al peperoncino. Sicuramente però l’artista è responsabile dei suoi messaggi culturali perché ci mette la faccia come in questa compilation che vi facciamo sentire dove lui mette la sua faccia”, ha commentato la giornalista.

Sfera Ebbasta sotto accusa

Il trapper è finito inevitabilmente sotto accusa per la tragedia successa nella notte tra il 7 e l’8 dicembre a Corinaldo, provincia di Ancona. Per spiegare che tipo di testi Sfera scrive e che inevitabilmente i suoi fan ascoltano quotidianamente, Federica Sciarelli ha deciso di mandare in onda lo stralcio di una sua canzone e successivamente uno dei video realizzati dall’artista.

A spiazzare i telespettatori, le scene del video clip di “Quello di Visiera a Becco“, canzone del 2016. “Noi che ci occupiamo tanto di questi delitti, corpi occultati e scomparse”, riflettuto la conduttrice di Chi l’ha visto?, “e certamente siamo rimasti colpiti da questo video di Sfera Ebbasta, dove c’è una donna che viene uccisa e poi viene occultato il suo corpo. Una provocazione? Giudicate voi”.

Sfera Ebbasta denunciato: ecco cosa sta succedendo

Sfera Ebbasta denunciato per la tragedia di Corinaldo. Anche il cantante è stato denunciato per la tragedia in discoteca avvenuta lo scorso 8 dicembre 2018. L’avvocato Corrado Canafoglia si è messo in prima linea nella difesa di alcune delle vittime. Le persone rappresentate sono circa 80 fra parenti e vittime. I giovani si sono presentati nello studio legale dell’avvocato con video, foto e testimonianze della tanto discussa notte tra il 7 e l’8 dicembre. Il materiale sarà utilizzato nel processo che vedrà coinvolti il promoter dell’evento, il proprietario del locale e il cantante. 

“Se decidi di fare una serata in un determinato locale devi essere certo del numero di posto disponibili, di quanto saranno i presenti effettivi, ma anche di certi aspetti importanti dal punto di vista della sicurezza. Chiederemo quindi ai magistrati di fare alcuni accertamenti, perché tutti questi giovani sono solo delle vittime, e i loro parenti hanno il diritto di sapere i nomi di tutti i responsabili.” Queste sono le parole dell’avvocato.

Sembra dunque esserci una svolta nella tragedia di Corinaldo dove nella discoteca Lanterna Azzurra hanno perso la vita 6 persone. Nella notte tra il 7 e l’8 dicembre infatti un ragazzo  ha spruzzato spray urticante sulla folla generando il caos totale e la morte appunto di 5 minorenni e una mamma. Tuttavia nonostante le dinamiche siano accertate, bisogna identificare il responsabile, che a quanto pare sta risultando essere un compito difficile. La vendita dei biglietti e le norme di sicurezza del locale sono ancora argomenti poco nitidi e su cui bisognerà fare chiarezza. 

Gli ottanta ragazzi si costituiranno parte civile nel processo penale riguardo la tragedia e tutto il materiale raccolto andrà a finire in un esposto. Si attendono nei prossimi giorni risvolti e si spera che si trovi presto il responsabile di questa tragedia. 

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