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Sissy Trovato Mazza, la rabbia della madre: ecco cosa ha detto

Si è spenta lo scorso 12 gennaio 2019 Sissy Trovato Mazza. La giovane agente di polizia era ridotta in stato vegetativo da un colpo di pistola: a seguito di una grave infezione che ha complicato il quadro clinico già piuttosto delicato, Sissy non ce l’ha fatta. Il suo caso venne inizialmente trattato come tentato suicidio ma, alcuni dettagli hanno poi direzionato le indagini sulla pista dell’omicidio. Prima di venire colpita da quel proiettile, la 28enne stava portando avanti una vera e propria battaglia contro gli abusi in carcere. Ora, il magistrato, ha disposto l’autopsia sul corpo della giovane che sarà effettuata il prossimo 19 gennaio.

“Non è stato fatto nulla in questi due anni”

Ventiquattro mesi di nulla e ora cercano risposte nel corpo martoriato di dolore di mia figlia“. E’ questo l’urlo di dolore di Caterina Martino, madre di Sissy, a fanpage.it. Alla testata online, Caterina racconta tutto lo sconforto degli ultimi due anni, vissuti in attesa di conoscere la verità su quanto accaduto alla 28enne. Nella casa di famiglia di Taurianova, dove Sissy ha vissuto gli ultimi mesi di vita, c’è una stanza attrezzata con un letto ospedaliero e un armadio pieno di farmaci. Qui Caterina non ha mai lasciato sola la figlia: “Ora che Sissy non c’è più non riesco a riposare, mi sveglio ogni due ore per farle la terapia, come ho fatto tutte le notti in questi due anni” dice. 

Caterina è arrabbiata e non lo nasconde. “Cosa hanno fatto in questi due anni? A quest’ora dovevamo sapere esattamente cosa è accaduto e dovevamo poter seppellire nostra figlia senza sottoporla allo strazio dell’autopsia. Invece tutto è a zero. Ora dopo che è stata operata, dopo che il suo cranio è stato aperto più e più volte, ancora uno nuovo strazio. Non doveva andare così“. “Quello che ci fa sperare in una risposta della giustizia è l’interesse del ministro Bonafede“, conclude la donna “senza il suo interesse non mi sarei meravigliata che avessero messo tutto a tacere molto prima“.

Le dichiarazioni del legale della famiglia di Sissy

Sono molto ansioso di vedere i risultati dei nuovi accertamenti disposti“, è quanto dichiarato da Fabio Anselmo, legale della famiglia Mazza, a Ilfattoquotidiano.it. Sul corpo della ragazza, il pm ha disposto l’autopsia che verrà eseguita sabato 19 gennaio “con particolare riguardo al colpo di arma da fuoco“. Proprio questo, infatti, è uno dei punti sui quali l’avvocato ha insistito perché si indaghi ancora. Secondo Anselmo, bisogna partire proprio dai riscontri tecnici. Sono proprio questi “prima ancora di quelli relativi alla vita privata e sociale della Trovato, a mettere in discussione l’ipotesi del suicidio“.

Totale assenza di sangue sul vivo di volata dell’arma (la parte finale della canna) rinvenuta sul posto” che per “esperienza e scienza balistica” sono “sempre presenti” quando viene esploso “un colpo a contatto con la cute”. Inoltre, aggiunge, sul lato sinistro l’arma è “perfettamente pulita“. L’avvocato sottolinea, sempre a Ilfattoquotidiano.it, che “non è stata effettuata dagli investigatori la verifica della presenza di tracce di Dna” sull’arma, oltre a suscitare “molte perplessità” il fatto che la pistola sia stata ritrovata nella sua mano destra “malgrado la gravissima ed inabilitante lesione cerebrale” provocato dallo sparo, ipotesi “ancora più scarsamente probabile tenendo conto del rinculo”. Insomma: se Sissy avesse puntato la pistola alla tempia, l’arma non le sarebbe rimasta in pugno dopo aver esploso il colpo.

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