Le politiche amministrative di Carlo Freccero si sono fin da subito caratterizzate da una presa di posizione abbastanza marcata in favore del “nuovo”. Rottamazione e stravolgimento del palinsesto sono state le parole d’ordine delle ultime settimane in casa Rai 2: e mentre si preparano all’addio mostri sacri come Fazio e Magalli, le nuove proposte del canale non sembrano soddisfare i requisiti minimi. Al centro della furiosa polemica c’è infatti lo show andato in onda due sere fa: il tanto annunciato “ritorno di Beppe Grillo in tv“, risoltosi poi in un pugno di vecchi spezzoni rimontati. C’è Grillo è stato spazzato via in ascolti persino dal deludente Adrian, chiudendo con i numeri ai minimi storici del 4%. E c’è ovviamente chi comincia a chiedere la testa del nuovo direttore.
C’è Grillo è un flop. Ma Carlo Freccero si difende: “Danneggiati dalle altre reti”
Le maggiori critiche a Carlo Freccero arrivano ovviamente dal Pd. Il capogruppo Marcucci ha infatti invitato il direttore a “smetterla con le parate di regime“, auspicando che “il disastroso flop serva da lezione a Freccero“. Gli fa eco il parlamentare Michele Anzaldi, che arriva addirittura a chiedere le dimissioni del direttore di Rai 2. Che ovviamente non fa attendere la risposta: “Non ci penso proprio. Anche perché lo show di Grillo è costato quanto un caffé di Fazio“.
Carlo Freccero non sembra in effetti particolarmente colpito dal flop del suo primo grande programma. “E’ il coordinamento dei palinsesti che ci danneggia“, ha dichiarato alle agenzie stampa in seguito alle polemiche. “Avemmo voluto prolungare il programma fino a notte per aumentare lo share, ma a Rai 1 hanno una politica leninista, censorea“. Non mancano frecciatine alle reti concorrenti, con cui Carlo Freccero liquida definitivamente le accuse nei suoi confronti: “Ci ha giocato a sfavore Di Maio su Rete 4 e Striscia che si è prolungato oltre orario. Stiamo cercando di risollevare la rete anche senza programmi da mandare“.
Anche Bruno Vespa nel mirino di Carlo Freccero
I piani di Carlo Freccero per la sua nuova Raidue si sono dovuti scontrare contro la corazzata Bruno Vespa. Freccero sta per lanciare un’edizione rinnovata del talk di Raidue, trasformato anche nel nome. Dal triste e criptico Night Tabloid, il talk si chiamerà Povera Patria, nel segno della rivoluzione sovranista impresso sin dalla prima conferenza stampa di Freccero.
Alla conduzione del talk è stata confermata la brava Annalisa Bruchi, affiancata come in passato da Aldo Cazzullo e Alessandro Giuli, oltre che dal puntuale fact-checking di Pagella politica. Dopo Sanremo arriverà anche una comica, che si occuperò della copertina. La trasmissione sarà mandata in onda dal palco del Teatro Margherita, una prima volta per un programma del genere.
Ma le novità di Freccero si sono dovute fermare qui, come riporta Dagospia.Quando il direttore di Raidue ha tentato di spostare il programma al mercoledì sera, da Raiuno è partito il fulmine di Vespa che ha difeso il suo Porta a Porta senza accettare neanche l’inizio della trattativa.
