Alessandro Morelli, Presidente della commissione Trasporti e telecomunicazioni della Camera, ha firmato una proposta di legge che impone alle emittenti radiofoniche di riservare “almeno un terzo della loro programmazione giornaliera alla produzione musicale italiana”. Morelli ha esplicitamente chiesto di modificare i palinsesti musicali delle radio nazionali, facendo riferimenti anche alla vittoria di Mahmood al Festival di Sanremo di quest’anno.
Alessandro Morelli ha dichiarato ad Adnkronos che :”La vittoria di Mahmood all’Ariston dimostra che grandi lobby e interessi politici hanno la meglio rispetto alla musica. Io preferisco aiutare gli artisti e i produttori del nostro Paese attraverso gli strumenti che ho come parlamentare. Mi auguro infatti che questa proposta dia inizio a un confronto ampio sulla creatività italiana e soprattutto sui nostri giovani”.
Non poteva mancare una reazione del cantante italiano Al Bano, che ha rilanciato con l’Adnkronos la proposta di legge di Morelli della Lega. “Solo una canzone italiana su tre è poca cosa. Almeno sette su dieci!”, ha affermato il cantante di Cellino San Marco. E ha aggiunto che bisognerebbe fare come in Francia dove le radio trasmettono per il 75% musica nazionale e per il 25% musica straniera.
Al Bano e Sanremo 2019
Sul Festival della Canzone Italiana, firmato Claudio Baglioni, dice: “Ha fatto bene, solo musica italiana, e la canzone di Mahmood è molto carina, anche se va tutelata maggiormente la matrice italiana che è quella melodica”. “Oggi non ci sarà più un nuovo Beethoven o un nuovo Puccini perchè sono figli della loro epoca, ma dare un po’ di attenzione alla vena melodica italiana non è un errore”.
Per Al Bano in questa edizione di Sanremo 2019 c’è stato un po’ troppo rap, che è probabilmente è la tendenza di questa epoca . “Viva la musica italiana e soprattutto, almeno nella musica, che è portatrice di serenità e pace, non creiamo casini”, conclude il cantante.
