Un messaggio intimidatorio o forse solo vergognoso quello lasciato davanti la casa dei genitori di Desireè Piovanelli, la quindicenne morta nel 2002 a seguito di un brutale omicidio. Un fantoccio con un teschio è stato ritrovato sulla cancellata dell’abitazione. La Procura parla di intimidazioni ma resta sicuramente lo sgomento e lo sdegno per un’azione così vile.
Il padre della ragazzina aveva chiesto che, a tutti costi, si potesse riaprire il caso di sua figlia. L’uomo, dopo il ritrovamento del fantoccio, ha sporto denuncia ai carabinieri: la Procura di Brescia ha aperto un’inchiesta.
Desirée Piovanelli è stata uccisa il 28 settembre del 2002 nella cascina Ermengarda a Leno (Brescia). La quindicenne fu attirata con un pretesto dal vicino di casa 16enne che aveva progettato di stuprarla e ucciderla insieme ad altri due coetanei e a un adulto, Giovanni Erra, anche lui vicino di casa dei Piovanelli. La ragazzina fu colpita con molte coltellate.
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