Si è spenta a Ladispoli, dove viveva da tempo, l’attrice Laura Antonelli. Secondo quanto scrive il Corriere della Sera, è stata trovata senza vita all’interno della sua casa dalla donna delle pulizie alle 8.30. Aveva 73 anni e, secondo l’assessore ai Servizi sociali del comune laziale (le cui dichiarazioni sono state riportate da Corriere.it), sarebbe stata stroncata da un infarto.
Laura Antonelli, una parabola discendente
È stata una delle attrici più note e amate degli anni Settanta, quando era esplosa nel ruolo della cameriera in Malizia di Salvatore Samperi, film cult del genere erotico. La carriera della Antonelli aveva subito un brusco stop nel 1991, quando nella sua villa di Cerveteri furono trovati 36 grammi di cocaina, venne arrestata per spaccio di stupefacenti e assolta solo dopo dieci anni di estenuanti processi. Da questa esperienza non si riprese più, e negli anni seguenti fu anche vittima di una serie di interventi di chirurgia estetica che ne minarono la bellezza leggendaria. Qualche tempo fa, Lino Banfi, che aveva recitato con lei in alcune commedie degli anni Ottanta, aveva lanciato un appello pubblico per aiutare la Antonelli, che viveva con 510 euro di pensione e l’aiuto dei pochi amici rimasti. Ma era stata la stessa attrice a dichiarare di non essere interessata ad aiuti di alcun genere: “La vita terrena non mi interessa più”, aveva dichiarato.
Gli interventi estetici andati male e la depressione
Dopo il caso giudiziario che la vede protagonista per Laura Antonelli inizia un vortice di disperazione da cui non riesce più a uscire. Per provare a rilanciarsi nel mondo del lavoro (e del cinema), Laura si sottopone ad una serie di interventi estetici andati male, che ne peggiorano l’umore e la predisposizione alla socialità: l’Antonelli passa quindi gli ultimi anni chiusa in sè stessa, nella sua casa di Ladispoli, sommersa dai problemi economici e dal dolore. Da qui, l’ipotesi delle persone che la conoscevano: Laura avrebbe sofferto di depressione, malattia che poi le avrebbe provocato i problemi cardiaci e soprattutto il fatale infarto che l’ha lasciata inerme.
