Ci sono canzoni che lasciano il segno su intere generazioni. Una di queste è “La regola dell’amico”, brano famosissimo degli 883. Ve la ricordate? Faceva così: “La regola dell’amico non sbaglia mai, se sei amico di una donna non ci combinerai mai niente…Non vorrai rovinare un così bel rapporto!”. Un vero e proprio inno, che i trentenni e i quarantenni di oggi hanno fatto loro. Ma c’è sempre un’eccezione alla regola. E stavolta quest’eccezione ha colto in flagrante proprio l’autore della canzone, Max Pezzali. Da poco, infatti, il mitico artista ha sposato Debora Pelamatti, un’amica di vecchia data.
Max Pezzali e Debora, da amici a innamorati [FOTO]
Photo Credits: Novella 2000
Innamorati più che mai i due si sono detti sì a Pavia qualche tempo fa, con una cerimonia segretissima. A pubblicare i primi scatti in esclusiva è l’ultimo numero di “Novella 2000”. Max era elegantissimo con abito e papillon, Debora bellissima in rosa, con un vestito romantico e floreale. “Di lei mi ha colpito immediatamente la sua esuberanza caratteriale che, essendo io più timido e introverso, all’inizio mi spaventava. Poi, però, mi sono reso conto che questo contrasto attitudinale tra noi avrebbe potuto rappresentare un punto di equilibrio e di forza”, ha raccontato il cantante.
In un’intervista di qualche tempo fa al “Corriere della Sera”, la Palematti, che di lavoro fa l’avvocato, ha raccontato qualche dettaglio in più sul loro amore. “Dopo la maturità classica al liceo Golgi di Breno mi sono trasferita a Pavia per frequentare l’università e non mi sono più spostata. È lì che ho conosciuto Max, per caso, un giorno in Piazza della Vittoria. Ci ha presentato un’amica comune: piacere Debby, piacere Max. Ed è finita lì. Lui stava a Roma, io vivevo a Pavia. Ci si incrociava quando lui tornava a casa. Ma eravamo amici, niente di più“. Poi è scoccata la scintilla: “Ho sempre visto Max come una persona umile e spontanea. Non l’ho mai considerato un personaggio. E anche adesso, che frequentiamo il suo ambiente, la mia vita non è cambiata. Ho voluto mantenere la mia identità. Ho il mio lavoro, le mie passioni. Max apprezza questa scelta di conservare una mia dimensione“.

