Cose da VipPrimo Piano

Luciana Littizzetto in lutto. Il suo messaggio toccante e addolorato

Ci sono annunci che non si vorrebbero mai dare, né in privato, agli amici e ai parenti, né in pubblico, ai propri followers. Luciana Littizzetto ha condiviso la scomparsa della sua cagnolina Gigia, con un messaggio semplice e toccante: “Non ci sei più. E nemmeno io. #gigiatesoromio”. Tantissime le manifestazioni di affetto che in queste ore stanno travolgendo la celebre comica. 

Lei e la sua amica a quattro zampe erano inseparabile da quasi 10 anni. La famosa comica l’aveva trovata per caso, abbandonata nei pressi di Milano. Luciana era lì per girare uno spot, la sua costumista la salvò dalla strada e lei decise poi di adottarla, anche se aveva già un cane. La prese con l’idea di cercarle una famiglia che potesse amarla e accudirla, ma nell’arco di poche ore Gigia aveva già conquistato il suo cuore. A quel punto la Littizzetto decise di tenerla con sé e non si sono più separate

Photo Credits: Instagram

Luciana Littizzetto e la cagnolina Gigia: “Il destino ci ha fatte incontrare”

Nel 2016, sul suo blog Cicapui, Luciana Littizzetto aveva raccontato così l’incontro con quella che poi sarebbe diventata la sua cagnolina:

“La Gigia. Il mio mitico Gigione. Adorabile peste. L’ho trovata 5 anni fa, in autostrada dalle parti di Rho, vicino a Milano, mentre stavo andando a girare uno spot. La vera salvatrice in realtà è stata la costumista che abituata ai suoi pitbull, l’ha tirata su dalla strada incurante dei ringhi e dei morsi. Era spaventatissima povera cagnina e si dannava l’anima per difendersi. Una volta portata in camerino è cominciato il toto Gigia. Chi la vuole? All’inizio tutti disponibili. Lo dico ad un mio amico, magari a mia sorella, ti faccio sapere se a mia nonna… Io avevo già un altro cane, Alì bau bau, già vecchierello e anche lui del canile, non ero tanto dell’idea. Certo che un minuscolo cane…per giunta con due nasi…come si fa. E così nonostante Davide ringhiasse pure lui l’ho portata a casa. Con la solita scusa. La tengo un po’ di giorni e poi vedo di trovarle un padrone. Peccato che dopo qualche ora era lei la padrona indiscussa della casa, abbaiatrice professionista, ringhiatrice da Nobel, morsicatrice a tempo perso”, scriveva nel dolcissimo racconto. 

E ancora: “È arrivato anche il momento del nome. Chissà come si chiamava? Quando l’abbiamo trovata non aveva né cip né collare, né medaglietta. Facciamo delle prove. Dai bambini cominciate voi. Lilli? Non si gira. Polly? Niente. Peggy? Nisba. E allora…troviamole un nome noi. Io avrei voluto chiamarla Brunetta, viste le dimensioni e soprattutto il carattere. Ma poi avendo lei la fisicità di un topo abbiamo optato per il femminile di Gigio. Gigia. Ed eccola qua. Sotto la mia scrivania che dormicchia mentre scrivo. Il destino ci ha fatto incontrare. Si, sto parlando di te, Gigione. Lo sai vero? Certo, perché sventoli la coda come il ventaglio di un’odalisca. Vuoi dirmi che mi vuoi bene? Lo so. Anch’io te ne voglio. E non posso neanche sventolare la coda per dirtelo. Ma tu mi capisci anche senza parlare”, concludeva la comica. 

Pulsante per tornare all'inizio