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Mihajlovic torna a casa: la sorpresa della famiglia commuove il web

Bentornato a casa, Sinisa. Mihajlovic, allenatore del Bologna, è stato finalmente dimesso dall’ospedale Sant’Orsola, dove è in cura da quando ha scoperto di avere la leucemia. E ad accoglierlo ci sono stati solo amore e affetto infiniti. Da un lato da parte dei tifosi del Bologna, accorsi numerosissimi allo stadio Dall’Ara per assistere alla partita della propria squadra del cuore contro la Spal e salutare con immensa gioia il ritorno in panchina del proprio allenatore. L’ovazione dello stadio, il gol di Soriano al 93esimo con dedica, la vittoria portata a casa: una serata che sicuramente Mihajlovic non dimenticherà. Ma, soprattutto, ad essere indelebile nei suoi ricordi sarà senza dubbio la sorpresa che l’ha atteso una volta tornato a casa.

La sorpresa della famiglia

«SORPRESAAAA! Bentornato a casa papà». È questa la didascalia del post pubblicato dalla moglie di Sinisa Mihajlovic, Arianna Rapaccioni, sul proprio profilo Instagram. Una foto e un video che ben raccontano cosa accaduto una volta che l’allenatore del Bologna ha messo piede nella propria casa di Roma: una pioggia di palloncini colorati, e una serie di scatti in cui sono immortalati i momenti più importanti della famiglia. E, ovviamente, le persone amate, in carne ed ossa: non solo sua moglie, ma anche gli adorati figli – Viktorija, Virginia, Miroslav, Dusan e Nikolas. Un’accoglienza da brividi, che ha commosso i fan dell’allenatore, gli appassionati del mondo del calcio, e non solo.

Mihajlovic, un esempio positivo

Una pioggia di affetto su Sinisa Mihajlovic. Meritato, se non altro per il coraggio dimostrato nell’affrontare la malattia. L’allenatore del Bologna, infatti, con la sua tenacia rappresenta un modello positivo per tutti coloro che sono affetti da leucemia. Pensiero condiviso da Michele Cavo, primario del reparto di Ematologia del Sant’Orsola di Bologna, che ha spiegato come l’atteggiamento Mihajlovic aiuti i pazienti a comprendere «che se fai un ciclo pesante di chemioterapia, dopo 40 giorni puoi ricominciare a fare quello che facevi prima, puoi iniziare il percorso pianificando il futuro professionale a breve termine, sapendo che la malattia non ti ha messo in ginocchio, sei in grado di risollevarti e ricominciare il tuo cammino».

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