Nella città di Vibo Valentia, i cittadini sono poco più di trentacinquemila. Chiaramente è difficile che si conoscano tutti gli abitanti, ma è molto facile che ad ogni angolo si trovi un amico o almeno un conoscente. La famiglia Laganà è composta da Alfonso, Nina ed i loro tre figli. Nonostante la coppia si sia formata solo nel 2013, il matrimonio e le nascite hanno sancito la crescita di un nucleo familiare saldo e con valori importanti.
Una storia spiacevole
Negli ultimi anni però, il telefono fisso della famiglia Laganà ha squillato spesso, con delle implicazioni abbastanza spiacevoli. Infatti la famiglia è stata vittima di uno stalker, che chiamava diverse volte al mese, minacciando i membri della famiglia ed informandoli che conosceva l’indirizzo. Dopo il ripetersi di questi episodi, Alfonso è andato a sporgere denuncia alla più vicina caserma dei Carabinieri, preoccupato per l’incolumità dei suoi cari, e soprattutto desideroso di fermare il delirio dell’uomo dall’altra parte della cornetta.
Rumori strani in soffitta
Un giorno, durante l’estate, Nina è salita nella soffitta aperta del palazzo dove abitano ancora oggi. In quello spazio condiviso, sono presenti i fili per stendere i panni lavati e soprattutto le lavatrici. Proprio dal vano in cui sono posizionate queste ultime, proveniva una sorta di cigolio. Spaventata ed intimorita dalla persecuzione dello stalker, Nina è corsa in casa dai suoi figli, preferendo stare al sicuro dentro le mura amiche. Al ritorno a casa di Alfonso, i due sono saliti a vedere da dove e soprattutto da cosa provenisse quello strano rumore. Il sole ormai era sceso, e il vano delle lavatrici era quasi completamente buio. Alfonso, da bravo uomo di casa ed altrettanto spaventato dalla storia del persecutore telefonico, aveva deciso di salire con la sua mazza da golf che fino a qualche anno fa utilizzava per andare a giocare con gli amici. Pronto a difendere sua moglie e la sua famiglia, arrivato nel vano, vedendo una sagoma carica il colpo e….
La scoperta è assurda
Il loro vicino di casa stava spruzzando un prodotto potenzialmente nocivo alla gabbia dei suoi canarini. Fortunatamente Alfonso si è reso conto della faccia amica prima di far partire il colpo, altrimenti avrebbe mandato il suo vicino ed amico all’ospedale. Qualche giorno dopo, fortunatamente, anche lo stalker è stato rintracciato e denunciato.
