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“Sono stato ingoiato da un ippopotamo”, ecco la vera storia di Paul Templer

Il quotidiano The Guardian ha recentemente riportato una storia incredibile e purtroppo vera: un uomo – mentre lavorava come guida turistica in Africa – è stato ingoiato da un ippopotamo. Paul Templer è sopravvissuto, ma certamente questa esperienza lo ha segnato nel profondo: vediamo insieme le dichiarazioni che ha fatto al giornale americano.

Nella bocca di un ippopotamo

Paul Templer è una guida turistica e la mattina dell’incidente era in kayak sul fiume Zambesi vicino le Victoria Falls; era una giornata come le tante, ma niente è andato come previsto e il giovane uomo non ha potuto terminare l’escursione con i suoi clienti.

Da brava guida Paul conosceva benissimo la flora e la fauna della zona e già aveva constatato da tempo il carattere aggressivo dell’ippopotamo che poi l’ha aggredito. Improvvisamente però Paul è stato buttato giù dall’imbarcazione con una decisa musata proprio di quell’animale: la guida non si è persa d’animo e ha cercato di allontanarsi in fretta con l’aiuto dei colleghi. Tuttavia dopo poco tutto è diventato nero, ecco le dichiarazioni dell’uomo.

Le parole di Paul

Paul improvvisamente non è riuscito a vedere più nulla perché era stato completamente ingoiato dall’ippopotamo. “Ero cosciente del fatto che le mie gambe fossero ancora in acqua, ma dalla vita in su ero quasi asciutto” ha detto Paul al The Guardian, “mi sembrava di essere intrappolato in qualcosa di viscido. L’odore era terribile, sulfureo, come di uova marce e sentivo una pressione molto forte sul mio petto. Le mie braccia erano intrappolate ma all’improvviso riuscì a liberarne una e sentii il muso ispido dell’ippopotamo. Solo in quell’istante capii che ero nella bocca di un ippopotamo”.

Un ippopotamo ha un peso e una dimensione incredibile: sicuramente grande abbastanza per poter far entrare tra le sue fauci un uomo adulto.

“Mi divincolai più forte che potevo e nei pochi secondi in cui aprì le fauci riuscii a scappare. A quel punto cercai di nuotare verso Evans, ma lo stesso ippopotamo mi aggredì di nuovo”.

Non era finita qui, Paul è stato attaccato infatti per ben due volte dall’animale, ma la seconda volta è stata ancora più violenta della prima. Ecco altre parole dell’uomo: “Vedevo il mio sangue risalire in superficie attraverso le acque del fiume e a quel punto mi colse un senso di rassegnazione, fino a quando non lo sentii andare in superficie per letteralmente sputarmi fuori dalle sue fauci“. Le altre guide turistiche sono così riuscite a portarlo in salvo.

 

Sofia Alisi

 

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