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Credete nell’oroscopo? Ecco perché farlo e perché lo leggiamo

Chi di voi non ha mai letto, nemmeno una volta nella vita, l’oroscopo? Spesso si fa per divertimento, altre volte per cercare di sapere cos’ha in serbo per voi la giornata. Ma quante volte lo si legge credendoci davvero? Nel 2019 (ormai 2020) infatti c’è ancora la tendenza a spingere la nostra curiosità sino alle stelle e cercare in queste la nostra vita. Come mai lo faccio? Leggete l’articolo per scoprirlo. 

Dalla Mesopotamia sino a noi

L’oroscopo come siamo abituati a conoscerlo oggi è nato in Mesopotamia, a Babilonia per la precisione, quando i primi sacerdoti divisero il cielo in 12 settori. I Babilonesi usavano l’arte divinatoria per predire eventi che interessavano alla comunità e centrale in questo era come e in che modo il Sole andava a tocca i vari settori del cielo.  

Dalla Mesopotamia il culto delle stelle passò in Grecia, dove per la prima volta venne usato per predire eventi che interessavano una sola persona. Viene proprio dall’antica Grecia la credenza che la posizione dei pianeti in cielo alla nascita condizioni la personalità dell’individuo. 

Oggi l’astrologia viene usata più che altro per predizioni di carattere personale, dal momento che l’oroscopo giornaliero o settimanale serve solo per far capire alla persona di un certo segno cosa deve aspettarsi. 

Se non ci crediamo, perché lo leggiamo?

Nel 2019, con tutte le scoperte scientifiche che hanno aiutato a sfatare tantissimi miti e misteri, sembra paradossale credere ciecamente nell’oroscopo come qualcosa che possa davvero condizionare le giornate delle persone. I pianeti ci dicono come vivere? Molto improbabile. E allora perchè leggiamo comunque queste predizioni?

Diversi studi condotti in materia hanno rimostrato come le persone generalmente leggano l’oroscopo non tanto per avere sicurezze ma per darsi delle linee guida, dei sentirti che possano fargli capire come comportarsi nel corso della giornata. Dunque non siamo un popolo di creduloni, bensì come tutti gli esseri umani cerchiamo disperatamente qualcosa che definisca la nostra personalità al di là del pesante e altisonante libero arbitrio. 

I grandi che credono nelle stelle

Moltissime figure di spicco si sono affidate agli oroscopi per decretare il loro successo. Non è un segreto che la regina Elisabetta avesse il suo astrologo di corte, così come Caterina de Medici in Francia. L’ex presidente Reagan era solito intraprende decisioni importanti alla Casa Bianca solo dopo aver consultato una veggente. 

La cosa però potrebbe avere anche risolvi negativi se si pensa all’impatto che queste credenze possono avere sul mondo del lavoro. Diverse aziende infatti assumo solo in base al profilo astrologico delle persone, con l’intenzione di creare un personale che sia compatibile astrologicamente. A Torino una neo laureata è stata licenziata da una grande azienda proprio per questo motivo!

 

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