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L’uomo di Tollund: il mistero delle spaventose mummie di palude

Grazie al cinema, ai documentari e ai cartoni, quando immaginiamo una mummia ci viene in mente senz’altro un corpo avvolto in bianche e spesse bende, tuttavia nella realtà non è sempre così. Tra le mummie meglio conservate al mondo infatti, troviamo anche le meno note: le mummie di palude.

Il mistero dell’uomo di Tollung

Le mummie di palude sono state denominate così a causa del loro colore insolito e simile a quello del cuoio e sono state ritrovate nel corso degli ultimi anni nelle torbiere del nord-Europa. La maggior parte di questi corpi sono stati infatti ritrovati in Germania, in Gran Bretagna e in Danimarca e la loro scoperta ha certamente sconvolto la maggior parte degli scienziati.

Perché i migliori studiosi del mondo sono rimasti interdetti davanti a queste particolari mummie? La risposta non è affatto scontata e fa venire in mente un’ulteriore domanda: a cosa è dovuta questa misteriosa sepoltura?

Chi erano questi individui

I corpi trovati nelle torbiere si sono conservati perfettamente grazie alla mancanza di ossigeno tipica delle acqua paludose: l’assenza di quest’ultimo ha permesso alla pelle e ai capelli di restare quasi totalmente intatti. Tuttavia lo scheletro è quasi del tutto scomparso a causa della grande acidità delle acque che ha contribuito anche a rendere le mummie di quel color cuoio.

La domanda sorge spontanea: chi erano gli individui sepolti in questo modo?

Lo storico Tacito aveva ipotizzato che questi corpi appartenessero ad assassini, suicidi e criminali: insomma gente che non avrebbe potuto avere la degna sepoltura degli abitanti del nord-Europa. Numerosi studiosi concordano con Tacito, nonostante nuovi studi mettano in risalto che le mummie ritrovate indossino capi d’abbigliamento ed accessori pregiati.

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