Chicche di Velvet

Il cenone di Capodanno da Alessandro Borghese: cacio e pepe di lusso

Siamo agli sgoccioli di questo 2019, un anno difficile da superare, motivo per cui dovremmo premiarci. E quale miglior regalo se non una gran cena in compagnia di amici e parenti e del fantastico chef Alessandro Borghese?

Il cenone di Capodanno organizzato nel ristorante milanese di Alessandro Borghese, “il lusso della semplicità”, costa 240 euro a persona ed è ispirato agli anni ’80. 

Una modica cifra per uno degli chef più famosi e amati della televisione italiana. Per la serata Borghese si è ispirato al cult cinematografico “Ritorno al futuro“, con tanto di dress code suggerito.

Il ristorante si trova a Milano, in zona Citylife, ha aperto nel 2017 e, pur non essendo stellato, offre un’esperienza culinaria di altissimo livello.

Cosa prevede il menù

Nel menù ci sono piatti ricchi ed eleganti: wafer di cocktail di gamberi, bignè di foie gras al passito di Pantelleria su spinaci al burro salato di Normandia, Aspic di fagianella, mayonese al rabarbaro e giardiniera home made… la curiosità preme sembra tutto così selezionato e particolare. 

Equilibri perfetti, piatti tradizionali rivisitati in chiave moderna, come sarà la pasta paglia e fieno con cotto di Praga, porcini saltati, coulis di piselli e schiuma di latte?

E il risotto alla crema di scampi con il suo carpaccio, chutney mandarino allo zenzero e amaro alle erbe? Quanti sapori particolari!

Un piccola pausa con un sorbetto di arance rosse e vermouth e si ricomincia con il secondo: salmone selvaggio sockeye in bella vista, sedano rapa al vermouth dry, olive taggiasche e mayonese ai 3 colori. 

Per il dessert le proposte dello chef sono cubo di zuppa inglese, mousse alle mandorle con caviale, purea tropicale e cialda croccante al cioccolato e in perfetto tema con le pellicole americane un gigante banana split.

Ma non è finita qui, per la mezzanotte è previsto uno “Sweet Moment” dedicato alla tradizione: panettone alla brace con salsa al whisky e cotechino artigianale con lenticchie di castelluccio. 

A tarda notte, dopo aver buttato giù anche l’ultimo calice di vino con la pancia piena, Borghese lancia una sfida agli stomaci più voraci: la pasta cacio e pepe. 

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