Il 6 Gennaio arriva l’Epifania o la Befana? Il popolo si divide in questo e come avviene per il team Pandoro o il team Panettone, non c’è una vera spiegazione univoca. L’Epifania, nella religione cattolica, celebra l’arrivo dei Re Magi al cospetto di Gesù Bambino mentre la Befana è la più simpatica nonnina che porta dolci e leccornie a tutti i bambini buoni. Siete sicuri però che le differenze finiscano qui? Conoscete davvero tutto su questa festa e sui suoi riti stravaganti? Se non siete sicuri o siete semplicemente curiosi, leggete quest’articolo.
I Re Magi e la Befana
Cos’hanno in comune i Re Magi e la Befana? Apparentemente nulla, ma forse non è proprio così. Secondo la tradizione cattolica il giorno dell’Epifania è quello in cui i Magi arrivano da Gesù Bambino seguendo la stella cometa. A parlarne è solo il Vangelo di Matteo e gli studiosi hanno capito che la celebre cometa è niente meno che la cometa di Halley. Se pensiamo bene alla parola “Epifania” ci accorgiamo che il suo significato è quello di apparizione, manifestazione della divinità di Cristo. I doni che i Re Magi portano al figlio di Dio sono oro, incenso e mirra e sono stati trasformati lentamente nella tradizione popolare italiana in frutta, dolci e giocattoli.
Inoltre è interessante notare come Epifania e Befana hanno la stessa in origine, semanticamente parlando. Befana è una variazione popolare del termine greco Epifania. La Befana è dunque niente meno che la personificazione dell’Epifania. Infatti viene raffigurata come una vecchia, la cui venuta non si aspetta, ma che è buona e porta dolci e leccornie a chiunque si mostri.
Si racconta poi una leggenda secondo la quale i Magi bussarono alla porta di una vecchina per chiedere indicazioni verso Betlemme avendo perso il segnale della cometa. I Re Magi spiegarono alla signora il motivo del loro viaggio ma per via della sua anzianità ella non volle accompagnarli. In preda ai rimorsi decise poi di raggiungerli ma non li trovò. Iniziò dunque a bussare a ogni porta lasciando un dono sperando che il bimbo di casa fosse Gesù.
Le tradizioni e i riti di buona fortuna
“La Befana tutte le feste si porta via” recita il detto popolare ed è vero: proprio il 6 Gennaio spesso la famiglia si riunisce per mangiare dolci e disfare l’albero di Natale e gli addobbi. Forse non sapete però che ci sono anche una serie di riti e di tradizioni da fare per portare buona fortuna in tutto l’anno appena iniziato.
La Befana non è solamente una vecchia che porta i dolci a cavallo della sua scopa. In diverse parte d’Italia infatti è rituale bruciare dei fantocci ad immagine della vecchia. Sarebbe questa una sopravvivenza di miti precristiani nei quali gli studiosi hanno ravvisato nell’atto del dare fuoco al fantoccio la volontà di allontanare il demonio, quindi le streghe. Non a caso il rogo era spesso la pena di morte per stregoneria. A Verona si chiama Brusa la vecia: il 6 gennaio in piazza Bra un’enorme Befana di stracci e legna viene data alle fiamme.
Vi è poi un’usanza di origine celtica in Friuli secondo la quale è previsto il lancio dei “cidulis” ossia un disco infuocato che viene lanciato gridando il nome della persona amata. Se il disco si spegne prima di cadere sarà una storia travagliata, se resta acceso sarà una storia felice e duratura. Sempre secondo questa tradizione si crede che annunciare un fidanzamento il giorno della Befana sia propiziatorio.
Le Befana vi ha mai portato del carbone? Non temete, se l’ha fatto non ha voluto punirvi come pensate. Secondo diverse tradizioni infatti il carbone è simbolo di perdono. Il carbone è ciò che alimenta il fuoco, dunque il fuoco della rabbia ma ora è spento. Questo non vuol dire che non possa riaccendersi ma consegnare il carbone spento significa la fine delle ostilità e il riconoscimento della tempra dell’altro.
La Befana e i riti pagani
Sono molte però le istanze pagane che sono rimaste all’interno di questa festività ed l’hanno influenza. Passano dodici notti fra Natale e l’Epifania. Gli antichi romani ritenevano che le seguaci immortali di Diana volassero sui campi per renderli fertili. In Germania invece in queste notti compariva nei boschi Perchta o Holda, signora delle bestie. La dea poteva apparire bella e bianca come la neve oppure con le sembianze anziane della Befana.

