British actor Hugh Grant poses for pictures on the red carpet as he arrives to attend the European premier of his latest film "The Rewrite" in London on October 7, 2014. AFP PHOTO/BEN STANSALL (Photo credit should read BEN STANSALL/AFP/Getty Images)
In questi giorni sta tenendo banco su tutti i tabloid inglesi, ma non solo, la decisione del principe Harry di allontanarsi dalla famiglia reale per volare in Canada e diventare finanziariamente autonomo. A prendere le sue difese Hugh Grant, che ha rilasciato delle pesanti dichiarazioni sulla stampa inglese.
Hugh Grant sostiene il principe Harry: “I tabloid hanno ucciso Diana, ora fanno a pezzi Meghan Markle”
È polemica intorno alla decisione del principe Harry, duca di Sussex, di ‘ritirarsi’ dalla vita reale e di trasferirsi in Canada con la moglie Meghan Markle e il loro figlio Archie. Attraverso un comunicato ufficiale, la coppia ha specificato che continuerà a onorare i propri doveri verso la Regina e le attività caritatevoli dividendosi tra l’Inghilterra e il Nord America.
L’attore Hugh Grant, che da anni si batte contro le incursioni dei media nella vita privata dei vip, ha difeso Harry, riguardo alla faccenda “Megxit”, appoggiando la sua decisione, e lo ha fatto con parole forti, in un’intervista ad Andy Cohen in una trasmissione radiofonica. Se il primo quotidiano canadese ha scritto “I sussex non sono i benvenuti“, l’attore britannico ha invece sostenuto la loro scelta, ma, nel farlo, ha usato delle dure parole contro la stampa inglese:
“Sto dalla parte di Harry. I tabloid hanno ucciso sua madre, la Principessa Diana, e adesso stanno facendo a pezzi sua moglie. Come uomo, credo che sia suo compito proteggere la sua famiglia. Sono con lui.” ha dichiarato l’attore.
Il riferimento è ovviamente a Lady Diana, morta in un incidente d’auto a Parigi il 31 agosto 1997, col veicolo su cui era a bordo, inseguito dai paparazzi. Sulle cause dell’incidente sono state fatte numerose ipotesi e ancora oggi sono tantissimi coloro che parlano di complotto che vedrebbe i mandanti in alcuni membri della famiglia reale e ad attuarlo i servizi segreti britannici.
