Sanremo 2020, Ornella Vanoni sbaglia durante il duetto con Alberto Urso [VIDEO]

Tra i cantanti che si sono esibiti sul palco dell’Ariston nella terza serata del Festival di Sanremo 2020, anche Ornella Vanoni che ha duettato con Alberto Urso.  Il terzo appuntamento della competizione canora, andato in onda lo scorso giovedì 6 febbraio, è stata dedicata infatti ai duetti. Sul palco dell’Ariston tutti i 24 artisti in gare si sono esibiti con altri cantanti che hanno interpretato con loro i grandi successi dei Festival precedenti. 

Momento di panico per Alberto Urso. Il cantante durante l’esibizione  nella terza serata del Festiva di Sanremo 2020, si è trovato a dover gestire un errore commesso da Ornella Vanoni. Uno sbaglio che non è riuscito a passare inosservato al pubblico da casa e che il web ha immediatamente sottolineato. 

Ornella Vanoni sbaglia la canzone

Durante al terza serata della settantesima edizione del Festival di Sanremo, i big in gara hanno duettato, sulle note dei grandi successi dei Sanremo precedenti, con altri artisti del loro calibro. La serata ha visto al primo posto Tosca, mentre il 24° posto è spettato a Morgan e Bugo. Per Alberto Urso, che ha duettato con Ornella Vanoni, ‘solo’ il 20° posto. La giuria non ha gradito particolarmente il duetto o l’errore commesso dalla cantate è stato ‘fatale’ per le votazioni? Che l’orchestra abbia giudicato male lo sbaglio della Vanoni non possiamo esserne certi, ma di certo il pubblico lo ha notato e con imminenza lo ha sottolineato sul web. Ornella Vanoni infatti durante l’esecuzione del brano La voce del Silenzio, ha sbagliato l’attacco di una strofa, sovrapponendosi alla voce di Alberto Urso. Dai social sono arrivati i commenti divertiti, come di chi scrive: “La Vanoni ha sbagliato in maniera assurda, sto crepando”; o chi simpaticamente ribadisce: “La Vanoni sbaglia l’attacco la amo”. Chissà come si sarà sentito Alberto in quel momento, visto che si stava giocando un posto in classifica. 

LEGGI ANCHE: Sanremo 2020: Scintille tra Tiziano Ferro e Fiorello: “io me ne vado…”