Piero Pelù è stata una delle grandi sorprese dell’ormai concluso Festival di Sanremo 2020. Arrivato in concorso a fari spenti, per la prima volta all’Ariston da autore in gara, lo storico musicista ed ex Litfiba difficilmente avrebbe sperato in una prestazione di tale livello. Invece la sua Gigante ha convinto tutti da subito, regalandogli un inaspettato quinto posto nella graduatoria finale. Un piccolo traguardo, che Pelù potrebbe però non avere neanche il tempo di festeggiare.
“Il nipote non eletto di Licio Gelli”: dopo sei anni Piero Pelù risarcirà Matteo Renzi per diffamazione, nei giorni del successo sanremese
Secondo quanto riportato dal Corriere Della Sera infatti, sarebbe giunto a conclusione il processo che negli ultimi sei anni ha visto contrapporsi Piero Pelù con Matteo Renzi in persona. Il motivo della diatriba tra i due risale ormai al lontano 2014, quando nel periodo più critico per l’ex premier e volto del Pd, il cantante fiorentino espresse opinioni al vetriolo sul suo operato e il suo passato. Nello specifico, Pelù arrivò a definire Renzi “un non eletto“, appellandolo inoltre come “nipote di Licio Gelli“.
La querela nata da tali dichiarazioni avrebbe tenuto impegnati i legali di Piero Pelù e di Matteo Renzi fino al febbraio del 2020. Stando a quanto raccolto dal quotidiano milanese, la soluzione si sarebbe trovata a ridosso dell’avvio di Sanremo; Pelù avrebbe dunque patteggiato una cifra pari a 20mila euro per il ritiro delle querele in corso. Un pagamento accettato da entrambe le parti, che avrebbe quindi messo la parola fine alla questione nelle ore appena precedenti al Festival ligure.
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