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Il racconto dell’ex calciatore: “Mesi terribili, tornavo a casa e piangevo”. Ecco chi è

Vittorio Parigini ha cominciato la sua carriera ha soli nove anni in granata, prima di affrontare tutta la lunga trafila del settore giovanile. Poi, finalmente, esordisce in serie A con la maglia del Toro. L’addio alla squadra, però, non è stato altrettanto emozionante come ha rivelato in un’intervista a cuore aperto in TuttoSport:

Non voglio essere polemico, ma soltanto sincero. Mazzarri con me è sempre stato chiaro: mi ha detto che non avrei giocato, né mi sarei allenato con la squadra. Questo perchè ho rifiutato le condizioni del rinnovo che mi aveva proposto la società: due anni di contratto, quindi con scadenza 2022, ma con la prospettiva di cedermi a gennaio. Bava mi ha spiegato che non rientravo più nei piani tecnici del Torino, ma non era vero.

Vittorio Parigini: “I miei compagni lavoravano in un campo e io da solo in un altro”

La situazione era molto complessa e Vittorio Parigini è riuscito ad affrontarla solo grazie alla vicinanza dei propri affetti e dei propri compagni di squadra:

Ribadisco, tutto è scaturito dalla scelta di non rinnovare. Sono stati sei mesi molto difficili: tornavo a casa e piangevo dopo che i compagni lavoravano in un campo, e io da solo in un altro. Mi sono aggrappato a mamma Rosa e a papà Claudio, nonché a Sofia, la mia fidanzata, e al mio agente Beppe Galli. Anche con i compagni, il rapporto è stato ed è tuttora molto buono: Baselli, Lollo De Silvestri, Sirigu, Edera e Zaza sono amici con i quali mi sento spesso.

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