Forte dolore alle mani: dalla lastra spunta fuori l’assurdo, residui di…

Questa donna avverte un forte dolore alle mani, ma quando si reca in ospedale scopre qualcosa di assurdo. I medici si accorgono che quello che è successo alla donna è assolutamente fuori dal comune.

Questa donna coreana di 58 anni è stata protagonista di una situazione clinica davvero assurda. La donna conviveva da anni con un dolore cronico alle mani cui ormai si era rassegnata. Oltre al forte dolore, le mani avevano perso anche la loro funzionalità e gli arti superiori faticavano a muoversi. La donna era ormai convinta che si trattasse di gravi reumatismi con i quali convivere per il resto della vita. Stanca di soffrire, il giorno il cui il dolore ha superato ogni limite, la donna ha deciso di correre in ospedale per vederci più chiaro. Di certo non si aspettava quello che avrebbero scoperto i medici di lì a poco.

Per prima cosa i medici hanno effettuato una lastra alle mani della pazienza. Le immagini hanno subito svelato una verità assurda, mostrando la presenza di oro nella pelle della paziente. Ma cosa voleva dire e come era potuto finire lì? Possibile che fosse proprio l’oro il motivo di quel forte dolore alle mani della paziente? A raccontare la vicenda è stato il Sun, che ha subito spiegato con lucidità l’incredibile vicenda. L’oro è motivato, infatti, dall’agopuntura cui si è sottoposta la donna per diversi anni. I filamenti ritrovati nelle dita e sui polsi non sono altro che il residuo degli aghi che per anni le sono stati infilati sotto la pelle nel tentativo di lenire i suoi dolori.

La storia clinica della paziente, infatti, non è semplice: i primi problemi articolari sono cominciati all’età di 18 anni mentre a 48 le è stata diagnosticata l’artrite reumatoide. È per questo motivo che ha provato la terapia dell’agopuntura. Le mani della donna, come appare anche dalle foto diffuse, sono ormai deformi. I medici sostengono però che la causa del dolore sia l’artrite, purtroppo degenerativa e incurabile, e non i residui di oro trovati. Un pensiero però non ha abbandonato né la paziente né i medici che l’hanno visitata: probabilmente se avesse seguito una terapia farmacologica i dolori sopportati per anni non sarebbero stati così intensi.