
Le vacanze avventurose possono portare a vivere esperienze davvero assurde. In alcuni casi si sta benissimo, si vedono luoghi incredibili e si mangia come mai prima. In altri, accadono delle vere e proprie tragedie…
Si perdono nella giungla: 34 giorni di sopravvivenza e solitudine
Perdersi nella giungla è un vero incubo. Sopravvivere in un ambiente selvaggio, insieme alla propria famiglia, è una sfida che supera i limiti umani. Sembrerebbe una storia frutto di fantasia, o un racconto preso da chissà quale programma tv, che sfida l’uomo nella sopravvivenza. Invece si tratta di una storia vera che ha visto coinvolti una madre di 40 anni e i suoi tre figli, di 14, 12 e 10 anni. I quattro si trovavano in vacanza in Colombia, quando si sono addentrati nella giungla, perdendosi. In tutti i lunghissimi 34 giorni la famiglia è sopravvissuta mangiando bacche e altri frutti commestibili, finché finalmente non sono stati trovati.
Il comandante della Naval Force of Southern Colombia, il generale Sergio Alfredo Serrano, ha raccontato la vicenda in questo modo:
Si trovavano in vacanza nella regione quando si sono messi in viaggio per incontrare il padre dei bambini e si sono persi, rimanendo dispersi per 34 giorni.
Si sono salvati, ma è stata dura
La famiglia, che si è resa conto di non essere in grado di trovare l’uscita dalla giungla, non si è persa d’animo ed è riuscita a sopravvivere. Alla fine hanno trovato il villaggio di La Esperanza, situato nel settore peruviano settentrionale di Yubineto, a confine tra la Colombia e il Perù. Lì sono stati accolti e, infine, salvati. Le autorità li hanno trovati malnutriti e con addosso delle lievi ferite, ma non dovrebbero avere nessuna complicazione, come conferma il generale Serrano, che ha dichiarato alle tv locali:
La madre ha confermato di aver mangiato frutti selvatici e qualsiasi altra cosa abbiano trovato in quei 34 giorni. Si spera che non ci siano complicazioni, ma vi terremo informati sulle condizioni di salute di questa famiglia.