Io e Te, Pierluigi Diaco censura l’ospite in diretta: “Queste cose non le voglio sentire”

Al comando del recente episodio di Io e Te, Pierluigi Diaco si è destreggiato tra le consuete ospitate dedicate a personaggi dello spettacolo, e i brevi racconti di persone più legate al quotidiano e lontane dal mondo della televisione. Tra queste, la coppia formata da Elisabetta e Paolo, recentemente tornata in Italia dal Brasile e costretta a confrontarsi con i problemi amministrativi derivati dal Covid. Di fronte all’attento presentatore, i due hanno dedicato il loro spazio al racconto di un recente episodio della loro vita, che ha però colto nel vivo lo stesso Diaco, costretto ad interromperli in diretta.

Pierluigi Diaco blocca l’intervista di un’ospite a Io e Te: “Mi scusi ma sono molto severo, devo censurarla subito”

“Non avevamo i soldi per tornare in Italia, quindi mi inventai un calendario che vendetti via Postepay“, spiega la donna, ospite da Io e Te e impegnata in diretta nel pomeriggio Rai. “Una notte ero disperata, e stavo in contatto con amici italiani su Facebook. A un certo punto mi si apre una chat, e una persona vestita da sacerdote mi fa ‘nel nome del padre del figlio e dello spirito santo’. Non capivo chi fosse, non ho un sacerdote tra i contatti. Questa persona era apparsa per via della mia preoccupazione del non poter rientrare“.

Un racconto bizzarro, che ha però fatto scattare un campanello d’allarme nel presentatore di Io e Te. Pierluigi Diaco ha infatti rapidamente interrotto l’ospite, ponendo il veto nel proseguire il racconto. “Io queste cose non le voglio sentire“, ha tagliato corto il conduttore di fronte all’attonita signora. “La censuro subito. Questa cosa delle apparizioni derivate dai messaggi su internet rischiano di essere un messaggio sbagliato“. La realtà delle truffe online è infatti troppo grave per dedicargli spazio in diretta: “Mi scusi ma sono molto severo,” spiega Diaco, chiudendo il discorso. “Molte persone vengono truffate da apparizioni e segnalazioni che non stanno nè in cielo nè in terra.”

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