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Corea del Nord, la sorella del dittatore Kim: misteriosa e sempre più potente

Kim Yo-jong, sorella di Kim Jong-un, il dittatore comunista della Corea del Nord, sta silenziosamente scalando i vertici del potere. Ha ricevuto l’incarico di gestire le politiche nordcoreane nei confronti della Corea del Sud e verso Washington.

Ormai di fatto è la numero due del regime“, scrive l’agenzia stampa Yonhap, della Corea del Sud. Yonhap svela così il ramificarsi nell’ombra delle relazioni importanti che la giovane Kim Yo-jong ha saputo tessere. Fino a guadagnarsi, almeno apparentemente, la fiducia completa del leader massimo: il presidente suo fratello Kim Jong-un.

Un briefing a porte chiuse, in particolare, avrebbe svelato definitivamente l’ascesa della donna più potente della Corea del Nord. Quello che, svoltosi in questi ultimi giorni, ha avuto come protagonisti i servizi d’intelligence di Seul e i deputati del Parlamento. Ai vertici del Paese “fratello” ma nemico – la Corea del Sud – c’è infatti una certa preoccupazione.

Cosa accadrà adesso oltre l’ultima cortina di ferro dell’Asia? Chi comanda veramente: Kim o la sorella? Cosa intende fare la giovane Kim Yo-jong? Sono tutti quesiti su cui, anche a Washington, diplomatici, politici e militari si arrovellano per progettare il futuro delle relazioni internazionali nell’Estremo Oriente.

Il leader nordcoreano mantiene, per il momento, la sua “autorità assoluta”, sostengono i sudcoreani. Ma ha delegato alcuni poteri. Potrebbe essere un segnale che qualcosa fra le nebbie politiche di Pyongyang sta cambiando. A piccoli passi ma inesorabilmente.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma.

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