Ospite d’onore nell’Io e Te di Pierluigi Diaco, Enrica Bonaccorti ha tenuto banco nel talk estivo raccontando la propria entusiasmante carriera, un percorso decennale che l’ha vista spaziare negli ambiti più disparati dell’intrattenimento italiano. Parte importante dell’ospitata l’ha però ricevuto anche un’aspetto più duro della vita dell’artista, emerso negli scorsi anni e capace di condizionarne profondamente il lavoro e il privato. Si tratta infatti della prosopagnosia, una malattia i cui effetti l’attrice ha raccontato senza peli sulla lingua.
“E’ un problema che mi imbarazza”: Enrica Bonaccorti racconta la prosopagnosia, e le difficoltà del recitare senza riconoscere i volti delle persone
“E’ un problema preciso, che ho già dichiarato ultimamente“, spiega Enrica Bonaccorti a Pierluigi Diaco, in un attimo di grande serietà della sua ospitata. “Io soffro di prosopagnosia: quando una persona non riesce più a mettere insieme i nomi con le facce“. Un problema di memoria, apparentemente minore, ma capace di dare non pochi problemi ad una persona abituata a circondarsi di diversi conoscenti. “Io a volte non riconosco più le persone“, prosegue Bonaccorti. “Anche quelli che conosco benissimo, che infatti finiscono per offendersi o per prendermi bonariamente in giro“.
I problemi della malattia non sono infatti solamente privati, chiarisce Enrica Bonaccorti, ma anche lavorativi. “E’ una patologia che mi fa soffrire, e che mi imbarazza“, ammette lei con amarezza. “Se devo andare a una premiere esco di casa tesa, perché so già che tutti mi riconosceranno, dopo cinquant’anni di lavoro. Io invece no, e vorrei anche dirglielo.” C’è comunque spazio per sorriderne: “Una volta grazie a Dio ho parlato bene di lui a una persona,” ricorda scherzando, senza neanche sapere che era proprio lui“.
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