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Vittoria Puccini e Alessandro Preziosi, la verità sulla rottura: “Avevo paura delle conseguenze…”

Quella tra Vittoria Puccini ed Alessandro Preziosi è stata una storia d’amore che ha fatto sognare migliaia di fan. La loro relazione inizia nel  2004 quando i due attori, allora giovanissimi e sconosciuti ai più, erano impegnati nelle riprese della fiction Elisa di Rivombrosa. Due anni dopo il primo incontro la coppia ha dato alla luce Elena, ma nel 2010, inaspettata, è arrivata la notizia della separazione. A distanza di anni si torna sulle cause che hanno portato alla rottura tra i due attori.

Vittoria Puccini e Alessandro Preziosi, la verità sulla rottura: “Avevo paura delle conseguenze…”

Galeotto fu il set di Elisa di Rivombrosa per Vittoria Puccini ed Alessandro Preziosi. Era il 2004 e tra i due scatta immediatamente la scintilla. Bellissimi ed innamorati, la notizia della rottura, nel 2006 arriva come un fulmine a ciel sereno per tutti i fan della coppia. A distanza di anni, al settimanale F, per la prima volta, l’attrice ne ha rivelato le cause:

“Perché è finita? È una questione di alchimia, di ingranaggio. Io non tiravo fuori il meglio di lui e viceversa. Per questa separazione ho sofferto molto – ha confessato la Puccini -. E poi avevo paura delle conseguenze su nostra figlia. 

Vittoria Puccini: “Il tempo cura le cose”

Ad oggi i due sono riusciti a creare un ottimo rapporto, soprattutto per il bene della loro bambina: “Ma il tempo cura le cose. Siamo stati bravi a mettere sempre Elena al primo posto e a venirci incontro con i nostri lavori, per fare in modo che stesse il più possibile con entrambi”. Attualmente Alessandro è impegnato con Elettra Pierantoni, sceneggiatrice e nipote di Ennio Fantastichini, mentre da circa sei anni Vittoria è legata a Fabrizio Lucci, direttore della fotografia:

“Con lui ho capito che l’amore non è necessariamente patema d’animo e sofferenza in attesa di un inevitabile dolore, ma è anche costruzione quotidiana che ti fa durare nel tempo, complicità, gelato condiviso sul divano guardando una serie, complicazioni da eliminare, sovrastrutture da cancellare, semplicità da ritrovare”.

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