Riaprono le scuole, i ragazzi lasciano le case e i genitori italiani possono tornare a tirare un sospiro di sollievo, o a preoccuparsi, secondo i casi: suona invece come la fine di un incubo per Amadeus e Giovanna Civitillo, che in questi mesi hanno rivelato di aver sofferto più del previsto l’obbligo di quarantena per il figlio Josè. Il bambino, unidici anni, ha troascorso come tutti quasi tre mesi a seguire lezioni casalinghe davanti al tablet, con il divieto di allontanarsi ed uscire di casa; non certo una routine sana, che alla lunga aveva sinceramente iniziato a preoccupare i genitori.
Le preoccupazioni genitoriali di Amadeus e Giovanna durante la quarantena, con i figli bloccati a casa: “Abbiamo osservato una trasformazione”
“Mio figlio era cambiato molto durante il lockdown“, spiega oggi Amadeus, intervistato da Oggi. “Per me e Giovanna è stato straziante, dover osservare questa trasformazione. Mio figlio è iperattivo, se lo vedo fermo per cinque minuti penso che abbia la febbre. Invece in quei tre mesi restava dalle 9 alle 4 del pomeriggio seduto con il tablet, a seguire lezioni. Era nervoso, non faceva che mangiare“. Nessun affetto a lungo termine sembra però aver condizionato la vita del bambino, che arrivata l’estate si è lasciato serenamente tutto alle spalle. “Finita l’emergenza di quei mesi, è tornato quello di sempre”, assicura il conduttore.
Discorso simile anche per la seconda figlia di Amadeus, Alice, avuta da una precedente relazione. La ragazza è rimasta bloccata in Spagna, comprensibile motivo di angoscia per i genitori. “Siamo stati molto in ansia per lei“, spiega ancora il presentatore, rivelando le sue preoccupazioni di padre. “Abbiamo potuto rivederla solo a luglio, cinque mesi dopo. Lavora in Galizia, in una casa molto piccola. Saperla là sola mi ha tormentato“. Sperando che quei surreali mesi siano stati definitivamente consegnati al passato.
LEGGI ANCHE I Soliti Ignoti, contagio sul set: sospesa la registrazione
