Dopo ben tre anni vissuti a Miami, Clarissa Marchese e il marito Federico Gregucci hanno deciso di ritornare in Italia. La coppia, nata negli studi televisivi di ‘Uomini e Donne’ ha detto addio agli Stati Uniti dopo l’arrivo della figlia Arya, che oggi a 6 mesi. Ma, dietro il ritorno nel Belpaese d’origine vi è un altro aspetto molto più preoccupante. La decisione è maturata soprattutto dopo la diffusione del Coronavirus. E a detta dell’ex Miss Italia, in America la situazione d’emergenza è sfuggita letteralmente dalle mani. Non avrebbero gestito bene la realtà della pandemia; tanto da creare terrore e paura tra gli abitanti e nella vita della giovane donna diventata da poco madre.
Come è ben noto ai fan della coppia Clarissa, durante la diffusione del Covid-19 ha dovuto partorire da sola. Senza l’aiuto della madre e del marito, l’ex tronista ha affrontato l’emozione ma anche la paura che inevitabilmente coinvolge una qualunque donna in uno dei momenti più belli e delicati della propria vita.
Le dichiarazioni
Tra le pagine del settimanale ‘Nuovo’, Clarissa Marchese si racconta a cuore aperto confessando le preoccupazioni nate durante il lockdown, e quando le violenze razziali sono diventate sempre più frequenti negli Stati Uniti.
“In America è un fuggi fuggi generale. Siamo scappati quando l’attenzione si è spostata dal Coronavirus alle proteste contro il razzismo, creando disattenzione su regole sociali e sanitarie”. Ha spiegato Clarissa al settimanale Nuovo. “Nel pieno dell’emergenza sanitaria in Italia si è ricorsi al lockdown per cercare di contenere il più possibile i contagi e la situazione oggi è migliorata. Invece negli Stati Uniti questo non è avvenuto. In più il quadro si è aggravato in seguito alle rivolte contro le violenze razziali. Alle nove di sera scattava il coprifuoco, c’era l’obbligo della mascherina e del distanziamento sociale, ma per protesta migliaia di persone non rispettavano le regole.”
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