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Ha forti emicranie: i medici scoprono che da 64 anni aveva un proiettile nella testa

Una donna arriva in ospedale con forti emicranie: i medici fanno una scoperta scioccante. Dopo aver effettuato i raggi X trovano nella testa della paziente un proiettile. Ciò che rende la diagnosi maggiormente incredibile è che, a quanto pare, l’oggetto contundente fosse nel cranio della donna da circa 64 anni; ovvero più di tre quarti della vita dell’anziana donna cinese. La notizia arriva dalla Cina e la protagonista della vicenda si chiama Jin Guangying, originaria di Shuyang, nella provincia di Jiangsu, Cina orientale.

Da quanto si può apprendere il proiettile dovrebbe risalire alla Seconda Guerra Mondiale. Benché il fastidio alla testa sia stata sempre costante, la donna non aveva avuto particolari disturbi fino a qualche anno fa. Negli ultimi anni infatti Jin accusava dolori talmente forti alla testa che non le consentivano di uscire fuori di casa o compiere le faccende domestiche. I familiari hanno subito pensato potesse trattarsi di un tumore, quindi l’hanno portato all Shuyang Leniency Hospital dove è stata ricoverata. Lì i medici hanno fatto la scoperta incredibile.

Come era finito il proiettile in testa

Le lastre effettuate sulla paziente hanno mostrato chiaramente che nel cranio della donna c’era uno strano pezzo di metallo di forma cilindrica; che, una volta estratto, si è poi scoperto essere un proiettile vecchio di 64 anni. A quel punto la donna si ricordò che da piccola era stata mandata dalla madre a portare i viveri al padre guerrigliero. Durante la sua traversata la bambina erà finita in mezzo al fuoco giapponese. Pare che allora Jin fosse stata colpita da un proiettile di rimbalzo che aveva prima ferito un passante. La bimba cadde a terra priva di sensi e per tre mesi venne curata dalla madre con impacchi di erbe e pozioni naturali. Dopo il trauma iniziale Jin crescendo si era completamente dimenticata di avere un proiettile in testa. Pare inoltre che se non fosse stato per i terribili mal di testa, la donna sarebbe morta probabilmente senza ricordarsi dell’arma conficcata nel suo cervello.

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Francesca Perrone

  • Cultura, Ambiente & PetsMessinese trasferita a Roma per gli studi prima in Scienze della Comunicazione Sociale presso l'Università Pontificia Salesiana, con una tesi su "Coco Chanel e la rivoluzione negli abiti femminili", poi per la specializzazione in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo alla Sapienza. Collabora con l'Agenzia ErregiMedia, curando rassegne stampa nel settore dei rally e dell'automobilismo. La sue passioni più grandi sono la scrittura, la moda e la cultura.
    Responsabile dei blog di VelvetMAG: VelvetPets (www.velvetpets.it) sulle curiosità del mondo animale e di BIOPIANETA (www.biopianeta.it) sui temi della tutela dell'ambiente e della sostenibilità.

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