Achille Lauro come sempre stupisce e incanta. Il suo primo quadro a Sanremo sul palco dell’Ariston, un po’ distopico, rappresenta esattamente ciò che il cantante aveva scritto nella lettera di presentazione del Festival ai giornalisti: “Cari amici, torno a scrivervi anche quest’anno la lettera a cui ormai siete abituati quando sta per succedere qualcosa di grande. Manca poco. Dopo un anno surreale, difficile per tutti, stasera tornerò finalmente sul palco. Il palco più importante d’Italia, quello dell’Ariston, per onorare l’invito del direttore artistico Amadeus.
Questa volta il mio ruolo sarà diverso: non sarò un concorrente, non gareggerò per piazzare un brano in classifica. Mi esibirò per il settore dello spettacolo ferito e vessato, per voi amici giornalisti, per le persone che lavorano per me, per tutti voi. Sarò un velo di mistero sulla vita, sarò la solitudine nascosta in un costume da palcoscenico, sarò sessualmente tutto, genericamente niente. Sarò esagerazione, teatralità, disinibizione. Sarò peccato e peccatore. Porterò un messaggio del mondo all’umanità e chiederò che Dio ci benedica”.
Sanremo 2021, il testo completo del quadro portato da Achille Lauro sul palco dell’Ariston
“Lettera del mondo all’umanità: Scostante, aliena, trafitta, io so come ti senti. Sono qui trafitto nei tuoi preconcetti, aiutami, perché ne ho bisogno, come si ha bisogno dell’abbraccio di una madre. Non dimenticare chi eri. Tu sopravvivevi perché ti bastava un abbraccio. Io sarò lì per guardarti amare di nuovo. Sono il Glam rock. Sono un volto coperto dal trucco. La lacrima che lo rovina. Il velo di mistero sulla vita. Sono la solitudine nascosta in un costume da palcoscenico. Sessualmente tutto. Genericamente niente. Esagerazione, teatralità, disinibizione. Lusso e decadenza. Peccato e peccatore, Grazia e benedizione. Un brano che diventa nudità. Sono gli artisti che si spogliano, E lasciano che chiunque possa spiare nelle loro camere da letto e in tutte le stanze della psiche. Esistere è essere. Essere è diritto di ognuno. Dio benedica chi è.”
