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Vaccino Covid, si riparte con AstraZeneca. “Ma ora raddoppiare il ritmo”

E da lunedì prossimo alcune regioni entreranno in zona rossa o arancione

L’Aifa ha revocato il divieto d’uso per il vaccino di AstraZeneca contro il Coronavirus e alle 15 di oggi 19 marzo i sanitari riprendono a inoculare le dosi. Secondo il direttore generale dell’Agenzia, Nicola Magrini, il vaccino “è sicuro senza limitazioni di età e senza sostanziali controindicazioni”. Il direttore generale della prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza però avverte: “Ora raddoppiare le somministrazioni”. Appello dei medici di base: “Fateci somministrare Johnson&Johnson”.

“Il vaccino è sicuro”

Secondo quanto annunciato ieri 18 marzo dalla direttrice dell’Ema, Emer Cooke, il vaccino anti Covid di AstraZeneca è “sicuro ed efficace” e “non associato all’aumento del rischio complessivo di eventi tromboembolici e coaguli di sangue”. Per questo l’Italia ha già stabilito di riprende immediatamente, dalle 15 di oggi, la campagna di vaccinazione con il prodotto anglo-svedese. La stessa cosa avverrà in altri Paesi europei. Il via libera definitivo e la conferma della ripartenza sono arrivati nel tardo pomeriggio di ieri con l’ulteriore semaforo verde dall’Aifa. Ma anche con la “soddisfazione” del governo, l’ok del premier Mario Draghi e gli annunci delle regioni sull’imminente ritorno alla vaccinazione.

I colori delle regioni

Non ci sono allentamenti in vista. L’Italia resta blindata contro il Coronavirus e le regioni devono fare i conti con le misure restrittive del governo. Con oggi 19 marzo, venerdì, il ministro della Salute dovrebbe firmare le nuove ordinanze per disciplinare le restrizioni a partire dalla prossima settimana. Dunque possibili nuovi colori – zona rossa e arancione – per alcuni territori. Toscana e Valle d’Aosta rischiano. Soprattutto la prima, che potrebbe aggiungersi alle attuali 10 regioni in zona rossa.

La Toscana verso la zona rossa?

In Toscana sono soprattutto le province di Arezzo e Grosseto a indicare valori preoccupanti. In attesa del report settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità, il governatore Eugenio Giani commenta l’aumento dei contagi ma con cautela auspica una conferma: “Ce lo aspettavamo: siamo a 246 contagi su 100mila abitanti quindi sotto la soglia di 250, la Toscana quindi può pensare, ragionevolmente, di rimanere in zona arancione anche per la settimana prossima”. L’intento adesso è di andare avanti “con il metodo che ormai usiamo da quattro settimane”. Ossia “ritagliando la zona rossa per quelle aree di livello provinciale in cui si supera” quella soglia.

Le altre regioni in bilico

Altre regioni a rischio sono appunto Valle d’Aosta, Calabria e Liguria. In quest’ultima la situazione è peggiorata solo nell’ultima settimana: non si sarebbero però rilevati 250 casi ogni 100mila abitanti – elemento discriminante per l’assegnazione della zona rossa – e l’impatto sugli ospedali resta relativamente basso. Tuttavia nelle ultime ore l’indice di contagio Rt è decisamente sopra il valore di 1,5. In Calabria e Liguria, invece, i dati non sembrano cresciuti in maniera allarmante rispetto alle precedenti settimane.

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