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Chicche di Velvet

L’ossessione di ritoccare i selfie: la scienza ne rivela i possibili rischi

Quando modificare tutte le foto può diventare "patologico"

Snellire i fianchi, eliminare i brufoli o le imperfezioni, donarsi un’abbronzatura più evidente, probabilmente, sarà capitato a tutti (o quasi), almeno una volta, dopo aver scattato un selfie. Eppure, in certi casi, l’abitudine di ritoccare le foto può sfociare in una vera e propria ossessione; alcuni esperti ne hanno, infatti, evidenziano i potenziali rischi. Definito selfie dismorfia, si tratta di un disturbo legato al desiderio di apparire perfetti utilizzando filtri della fotocamera o particolare applicazioni per i ritocchi.

Con molta probabilità, ad aver alterato la percezione della bellezza hanno contribuito in maniera esponenziale anche i social-network; del resto, anche diverse star hanno ammesso di cedere al fotoritocco per rendere i loro selfie sui social più “perfetti”. Tuttavia, la ricerca spasmodica di una perfezione (che ovviamente non esiste) rischia di sfociare in forme patologiche, che potrebbero arrecare importanti conseguenze a livello psicologico.

I rischi legati all’abuso di fotoritocco nei selfie

Abusare dei filtri restituisce un’immagine non più obiettiva ma modificata e assolutamente irreale. Come si legge sull’Huffington Post, nel 2018, il dottor Tijion Esho ha coniato il termine “Snapchat dysmorphia“; volendo indicare il disturbo che prevede “la preoccupazione cronica e immotivata per un presunto difetto fisico“. A tal proposito, anche il dottor Daniele Fasano, presidente della SICPRE (Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica) ha rivelato ad Huffpost: “Vengono da me e mi mostrano il cellulare. Non dicono ‘non mi piace il mio naso’, ma ‘non mi piace come viene il mio naso in foto’.

Si tratta, come spiega anche il medico, di una tendenza nuova, che riguarda soprattutto la fascia d’età dai 20 ai 40 anni, i quali richiedono spesso interventi irrealizzabili, tanto che il dottor Fasano ha ammesso di aver rifiutato di eseguire diverse operazioni. Insomma, il problema della selfie dismorfia potrebbe diventare anche piuttosto grave e, come ha sottolineato un recente studio pubblicato sulla rivista medica statunitense JAMA Facial Plastic Surgery, le foto modificate stanno rischiando di rendere inesistente la linea tra realtà e fantasia e questo potrebbe degenerare creando fenomeni di dismorfofobia.

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Francesca Perrone

  • Cultura, Ambiente & PetsMessinese trasferita a Roma per gli studi prima in Scienze della Comunicazione Sociale presso l'Università Pontificia Salesiana, con una tesi su "Coco Chanel e la rivoluzione negli abiti femminili", poi per la specializzazione in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo alla Sapienza. Collabora con l'Agenzia ErregiMedia, curando rassegne stampa nel settore dei rally e dell'automobilismo. La sue passioni più grandi sono la scrittura, la moda e la cultura.
    Responsabile dei blog di VelvetMAG: VelvetPets (www.velvetpets.it) sulle curiosità del mondo animale e di BIOPIANETA (www.biopianeta.it) sui temi della tutela dell'ambiente e della sostenibilità.

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