In quanto ultimo dei quattro figli della regina Elisabetta, il principe Edoardo mantiene sempre una linea discreta. Impegnato all’interno della Famiglia Reale, è di grande supporto alla Sovrana, ma le sue possibilità di salire sul trono inglese sono abbastanza remote. Eppure un biografo ha di recente riportato un episodio che lo avrebbe portato ad indossare una corona prima del fratello maggiore, il principe Carlo.
Il principe Edoardo è il più piccolo dei quattro figli della regina Elisabetta e del principe Filippo d’Edimburgo. Si trova attualmente ad essere quattordicesimo nella linea di successione al trono d’Inghilterra. Oltre a Conte di Wessex, detiene il titolo di Conte di Forfar, un titolo che usa quando si trova in Scozia. E appare abbastanza improbabile che un giorno possa sedere sul trono britannico, dal momento che ha davanti a sé i suoi fratelli e tutti i suoi nipoti.
Ma c’è stato un tempo in cui si pensava che potesse diventare re, anche se non del Regno Unito, ma dell’Estonia. La vicenda risale al 1991, anno in cui l’Estonia era diventata una repubblica baltica indipendente dopo la scomparsa dell’Unione Sovietica. Un gruppo di politici, dunque, in quell’anno si è rivolto al principe Edoardo invitandolo ad agire come capo di stato. Un fatto che, se avesse preso piede, avrebbe cambiato completamente la storia del Regno Unito e dell’Europa come la conosciamo.
Il Sunday Telegraph ha pubblicato la storia, raccontata nel libro The Royal Family Operations Manual di Robert Jobson. Secondo l’autore, il Partito monarchico indipendente estone ha contattato il principe Edoardo nel 1994 per diventare il re del paese. Per loro si trattava di “un giovane principe inglese molto ammirato in Estonia” e lo descrivevano come “perfetto: giovane, reale, artista e talentuoso. Ammiriamo molto Sua Altezza Reale il Principe Edoardo. Ammiriamo anche la Gran Bretagna, la sua monarchia, democrazia e cultura“. Si racconta anche che il gruppo politico si era indirizzato verso il figlio più giovane della regina Elisabetta perché la sua passione per le arti avrebbe contribuito a creare un “nuovo re” in grado di “combinare la cultura antica con la politica moderna”.
La proposta è caduta nel vuoto e, secondo quanto riferito, un portavoce di Buckingham Palace all’epoca si è affrettato a chiarire la situazione, definendola “un’idea adorabile, ma altamente improbabile“. Il partito in questione non esiste più, ma ai tempi ha avuto un sorprendente successo in occasione delle prime elezioni post-sovietiche.
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