Il ritorno di Geralt di Rivia è stato accolto positivamente sia dalla critica che dal pubblico di Netflix. The Witcher ha mostrato una nuova avventura con la seconda stagione che ha seguito da vicino il delicato rapporto fra lo strigo e la principessa Cirilla. Durata otto episodi, la nuova stagione si è conclusa con una scena post credit che ha subito calamitato l’attenzione sul futuro dell’universo di The Witcher. Inutile dirvi che, se non gradite spoiler, dovreste tornare su questo articolo soltanto una volta visionati gli ultimi episodi della stagione 2.
Già tempo fa, la showrunner Lauren Schmidt sapeva di avere tra le mani una gemma preziosa da dover proteggere. In principio ha programmato la storia di The Witcher per avere una durata di sette stagioni. Come ha raccontato la showrunner a Collider, i piani cambiano: “Penso che il mio obiettivo principale e il motivo per cui ho iniziato con sette anni sia perché volevo rimanere fedele ai libri. Non voglio che la nostra storia vada oltre i romanzi. Penso che Andrzej Sapkowski, lo scrittore, avesse in mente una fine naturale. Ora in realtà, da quando abbiamo iniziato lo spettacolo, ha pubblicato più libri, quindi dovremo vedere come si adatta a questo“.
In merito al futuro di The Witcher, Lauren Schmidt ha spiegato di non voler essere necessariamente legata all’ordine dei libri. “Facciamo circa un libro a stagione, ma ci assicuriamo anche che le storie di quel determinato volume siano le migliori in quella stagione. Quindi a volte spostiamo un po’ quei pezzi come fossero scacchi. Ad esempio c’è una grande storia de Il sangue degli elfi che faremo nella terza stagione. Oppure una storia breve che non potevamo inserire nella prima stagione l’abbiamo poi spostata alla seconda. Cerchiamo di essere abbastanza flessibili da questo punto di vista“.
In più, oltre alla serie originale, nella scena post credit della seconda stagione The Witcher ha introdotto ufficialmente anche il suo spin-off. Intitolato Blood Origin, la serie TV segue tre personaggi principali: Michelle Yeoh intrepreta l’elfo Scian, mentre Laurence O’Fuarain è il guerriero in cerca di vendetta Fjall e Sophia Brown infine interpreta Éile. A differenza della serie originale, Blood Origin è ambientato prima della Congiunzione delle Sfere, per cui mostrerà un mondo inedito per gli spettatori di The Witcher. Lo spin-off è composto da sei episodi ed è in arrivo su Netflix nel 2022.
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