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Harry Styles: “Credevo che andare in terapia fosse un cliché, ma non è così”

Anni prima, il cantante era convinto che andare in terapia fosse semplicemente un cliché delle star, ma con il tempo si è ricreduto

Harry Styles credeva che andare in terapia fosse un cliché dell’industria musicale ma, a distanza di tempo, si è ricreduto, spiegando come il supporto di uno psicologo abbia fatto la differenza nella sua vita.

Harry Styles in un primo momento credeva che andare in terapia significasse avere qualcosa che non va. L’artista ha conosciuto la fama che era appena un ragazzino, essendo una delle voci più seguite dei One Direction. Quel capitolo della sua vita si è chiuso dopo anni e anni passati in tour, sui più importanti palcoscenici internazionali, che oggi invece calca da solo. E la consapevolezza raggiunta, rispetto agli anni passati, ha una grande importanza nella sua vita.

Harry Styles
Crediti: Gucci/Instagram/Photo by Anthony Pham

In una recente intervista con Better Homes & Gardens, Harry Styles ha spiegato che tempo fa era convinto che si scegliesse di andare in terapia soltanto perché c’era qualcosa di spezzato dentro di sé. La popstar ha spiegato che, in passato, non reputava necessario il supporto di un professionista, perché semplicemente non credeva di essere arrivato a quel punto. Ma, con il tempo, ha cambiato idea.

Harry Styles consapevole dell’importanza della terapia

Ha da poco compiuto 28 anni e la sua è una carriera in continua ascesa. Oltre ad essere un cantante pop ben seguito a livello internazionale, Harry Styles è sempre più inserito nel mondo dello spettacolo, merito di film come il recente Eternals, che gli ha concesso un debutto nell’universo Marvel. A breve tornerà in sala come protagonista di Don’t Worry Darling, thriller psicologico diretto dalla sua attuale compagnia Olivia Wilde. La loro relazione d’amore ha catturato immediatamente l’attenzione, anche quella sgradita, per cui la coppia ha preferito tutelare la propria privacy, evitando coinvolgimenti social.

Harry Styles
Harry Styles

Riflettendo su com’è cambiata la sua vita rispetto agli esordi e su come si sia evoluta anche la sua consapevolezza, Harry Styles ha spiegato che in principio credeva che andare in terapia fosse semplicemente un cliché dell’industria musicale. “Pensavo significasse che eri come spezzato. E volevo essere quello che poteva di dire di non averne bisogno“.

Harry Styles
Harry Styles. Crediti: Gucci/Instagram

A distanza di tempo, la popstar ha compreso che si sbagliava e che, dopo la prima seduta in compagnia di uno psicologo, ha avuto la possibilità di esplorarestanze in se stesso” che non sapeva di avere. Così come ha avuto la possibilità di “sentire le cose in modo più onesto, mentre prima tendevo a costeggiarle emotivamente“. Per Harry Styes il supporto di uno psicologo si è quindi allontanato dal classico cliché hollywoodiano. “Penso che accettare di vivere, essere felici e soffrire sia la cosa più viva che puoi essere. Perdere piangendo o ridendo che sia, non c’è modo di sentirsi più vivi di così, almeno io la vedo in questo modo“.

Cristina Migliaccio

Moda, Lifestyle & Glamour

Nata ad Ischia, ha studiato a Salerno dove ora vive Editoria e pubblicistica. Ha vissuto quattro anni a Roma diventando giornalista pubblicista.
Appassionata di libri e di tutte le dinamiche dell'intrattenimento televisivo, soprattutto riguardo le serie TV. Si occupa di Moda, analizzando nel dettaglio i red carpet e le tendenze. Sul blog www.velvetgossip.it di VelvetMAG è curatrice di curiosità ignote ai più.

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