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Lady Diana, la ricostruzione dell’incidente: poteva salvarsi

Il medico parla delle cause della morte della principessa del Galles

Era il 31 agosto del 1997 quando i media di tutto il mondo annunciarono la morte di Lady Diana. La principessa del Galles si è spenta a causa di un terribile incidente d’auto, che ha avuto luogo presso il Ponte de l’Alma a Parigi. La prima moglie del principe Carlo è deceduta poco dopo e il principe si è recato in Francia nelle ore immediatamente successive per recuperarne il corpo e riportarlo nel Regno Unito.

La causa della morte è stata a lungo oggetto di teorie e dibattitto di diverso tipo. Da chi pensa che si sia trattato di un semplice incidente a chi pensa ad una cospirazione architettata a dovere dalla Famiglia Reale, sulla sua morte si è detto di tutto.

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Quello che, però, è emerso solamente in seguito è che la principessa del Galles aveva la possibilità di rimanere viva e salvarsi dal terribile incidente. A rivelare alcuni dettagli nuovi sulle cause del suo decesso è stato un medico, il dottor Shepherd. Ecco che cosa ha detto.

Lady Diana: la ferita che le è stata letale svelata dal medico

Il dottor Shepherd ha confermato quello che si vociferava già da tempo. Solo il conducente dell’automobile, Henri Paul e di Dodi morirono sul colpo dopo l’impatto. Le cose, invece, andarono diversamente per Lady Diana, che dopo il brutale incidente era ancora in grado di parlare. All’apparenza, infatti, riportava solamente una ferita al petto e delle ossa fratturate.

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Lo stato in cui si presentava, dunque, ha ingannato i medici giunti in soccorso che non hanno potuto notare in nessun modo la ferita che poi le è risultata letale. Da quello che sostiene il medico, infatti, c’era una ferita minuscola nella vena polmonare. Si trattava di qualcosa di così impercettibile a prima vista che nessuna ci ha fatto caso finché non è stato troppo tardi.

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Durante i minuti immediatamente successivi all’incidente, dunque, Lady Diana rimase cosciente e vigile. Solo in ambulanza perse conoscenza. Il dottor Shepherd ha commentato la ferita con queste parole: “La ferita di Diana è così rara che credo di non averla mai più incontrata in tutta la mia intera carriera“. Il medico ha anche aggiunto che probabilmente se la principessa del Galles avesse indossato la cintura di sicurezza potrebbe essere ancora viva. Il medico non si è limitato a parlare della ferita, ma nella ricostruzione della scena dell’incidente ha rilevato anche altre cose a suo dire ‘strane’. Tra queste, ad esempio, la presenza di monossido di carbonio nel sangue dell’autista e tracce di una medicina usata per debellare i parassiti intestinali nei bambini.

Roberta Gerboni

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Siciliana, vive a Roma. Appassionata di scrittura e giornalismo fin da giovane, inizia il proprio percorso in redazione a 17 anni, occupandosi di cultura e attualità. Per tre anni redattore del Corriere di Gela, si è dedicata alla redazione di articoli per varie testate online.
Laurea Magistrale con Lode in Lettere Classiche all' Università degli Studi di Siena, dopo aver conseguito la laurea triennale in Lettere a Catania.
Appassionata di salute, bellezza e delle vite dei reali di tutto il mondo.

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