Ad appena un anno dalla sua apertura, Filippo La Mantia ha scelta di chiudere il suo ristorante situato presso il Mercato Centrale di Milano. Lo chef ha comunicato la decisione sofferta sulle pagine della Repubblica, sulle quali ha spiegato i motivi che l’hanno portato alla chiusura, che sarà effettiva a partire dal 1° marzo. Affossato da numerose difficoltà, ecco cosa ha rivelato il noto ristoratore.
Non sembra un periodo semplice per Filippo La Mantia. Il noto chef palermitano, in attività dal 1986, è difatti finito al centro dell’attenzione. Quest’ultimo, infatti, si è ritrovato a dover chiudere il ristorante aperto presso la Stazione Centrale di Milano lo scorso anno, a causa delle numerose difficoltà nella gestione. Nonostante, come ha avuto modo di spiegare, i clienti non fossero mai mancati nel corso di questo periodo, La Mantia ha dovuto optare per la decisione sofferta.
Raggiunto dalla Repubblica, lo chef e ristoratore ha avuto modo di rompere il silenzio, affermando che il tutto sia dovuto dalla mancanza di dipendenti. Ad oggi, infatti, Filippo La Mantia si è trovato con una brigata in cucina ridotta ai minimi storici: ecco le sue parole.
“Non chiamatela pausa, la pausa è ad agosto“, in questi termini si è espresso di recente Filippo La Mantia in merito alla chiusura del suo locale. Lo chef palermitano aveva aperto il suo ristorante solo lo scorso marzo 2022 e, a livello di presenze, non ha mai avuto problemi, in base a quanto rivelato. “Non lo so, mi prendo una pausa perché così non si può andare avanti: non è una questione di conti, il mio ristorante è pieno dal 31 marzo del 2022, quando l’ho aperto negli spazi del Mercato Centrale di Milano.” – ha difatti spiegato lo chef 63enne.
Ma cosa, dunque, lo ha spinto a una scelta così drastica? Filippo La Mantia ha difatti confessato: “Ma non trovo cuochi: fermo l’attività perché non sono in grado, numericamente parlando, di gestire la mia clientela con lo standard che desidero.” Per questo motivo, l’attività sarà ufficialmente a partire dal 1° marzo fino a non si sa quando, sebbene il diretto interessato non abbia parlato di una semplice “pausa”.
“Al momento ho due cuochi in cucina oltre a me – ha spiegato La Mantia, proseguendo poco dopo, non senza una certa nostalgia – Ma dal 1 marzo rimarrò con un solo cuoco oltre a me, e così non posso andare avanti. Non so quanto starò chiuso e non so cosa farò dopo: devo cercare me stesso, o cambio modo di lavorare o cambio lavoro.” Ai suoi inizi, in base a quanto spiegato, la brigata in cucina raggiungeva infatti 15 persone, mentre “oggi mi trovo ai minimi storici, 3 in sala e in cucina ho solo un pasticcere e due cuochi più me stesso“. Insomma, ad oggi lo chef si trova costretto a chiudere perché, per sua stessa ammissione, non vuole arrivare “a fine servizio con l’affanno“.
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